AudioVideoHiFi

Nuove frontiere percettive

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  1. menestrello
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    CITAZIONE (ianoin @ 31/8/2014, 16:49) 
    Mene,la percezione è prima di tutto un fatto meccanico,non un fatto filosofico.

    Non confondiamo...quella che comunemente viene definita attività speculativa rientra nel quadro generale della filosofia(come amore per la sapienza secondo il significato etimologico).
    La filosofia da sempre si è occupata di conoscere l'uomo:

    Chi sono
    Da dove vengo
    Dove vado


    ...sono state le domande fondamentali che l'essere umano come "animale pensante" si è da sempre posto!

    Il fenomeno meccanico-biologico (se è questo che intendi) non ha nulla a che vedere col porsi domande specifiche sul mondo così come appare alla conoscenza dei sensi per provare a darsi poi delle risposte più o meno accettabili od in linea con i presupposti di partenza.


    CITAZIONE (ianoin @ 31/8/2014, 16:49) 
    Faccio un esempio.
    Se la nostra visione corrispondesse esattamente alla realtà,noi dovremmo vedere sempre al centro del nostro quadro visivo un cerchio nero.

    Mi spiace ma non comprendo cosa vuoi dire...visione pessimistica?

    Sbagliando... parli di realtà come se fosse un assoluto!

    CITAZIONE (ianoin @ 31/8/2014, 16:49) 
    Ma non è così?
    Sai perchè?
    Sai perchè dovremmo vederlo?
    Sai perchè non lo vediamo?

    Idem cs...
    Se provi a chiarire posso rispondere!
     
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  2. ianoin
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    Ho usato il tuo stile,lasciare il discorso in sospeso con una domanda :P
    Non parlo di realtà cpme cosa assoluta.
    Il centro del quadro visivo corrisponde al nervo ottico,zona priva di cellule sensitive.
    Ecco perchè dovremmo vedere un cerchio nero.
    Il cervello invece completa il quadro inventandosi qualcosa di congruente.
    Lo stesso avviene quando,sarà successo anche a te, si leggono fischi per fiaschi.
    Se parli di frontiere percettive allora parli di percezione.
    Se parli di filosofia è un altra cosa.
    Dovresti giustificare meglio il titolo della discussione.
     
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  3. menestrello
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    CITAZIONE (ianoin @ 31/8/2014, 18:46) 
    Ho usato il tuo stile,lasciare il discorso in sospeso con una domanda :P
    Non parlo di realtà cpme cosa assoluta.
    Il centro del quadro visivo corrisponde al nervo ottico,zona priva di cellule sensitive.

    Non vedo il nesso col tema del thread!

    CITAZIONE (ianoin @ 31/8/2014, 18:46) 
    Se parli di frontiere percettive allora parli di percezione.
    Se parli di filosofia è un altra cosa.

    Se vai un po' indietro con la discussione ti ho già dato qualche traccia epistemologica!


    CITAZIONE (ianoin @ 31/8/2014, 18:46) 
    Dovresti giustificare meglio il titolo della discussione.

    Idem cs!
    Siamo rimasti al titolo? :lol:


    Avrei potuto intitolarlo:

    "Suono,ermeneutica ed esegesi"

    Il succo sarebbe stato lo stesso!
    Avrebbe probabilmente scandalizzato più di qualche "meccanicista" che parla di suono come se fosse una spremuta d'arancia!
     
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  4. ianoin
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    Mene,mollo la discussione.
    Mi arrendo.
    E' stato comunque un piacere. :) :)
    Ciao,Sebastiano.
     
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  5. menestrello
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    CITAZIONE (ianoin @ 31/8/2014, 21:59) 
    Mene,mollo la discussione.

    Ciao,Sebastiano.

    E' possibile che si torni sull'argomento magari su qualche altro thread dato che la discussione sulla percezione non è certamente esaurita,anzi direi che è stata trattata solo in modo basilare.

    Mi rendo conto che probabilmente non c'è interesse.
     
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  6. KungFuPanda
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    A mio avviso non c'è volonta tua di renderlo un argomento appetibile, come già ti ho detto più volte...
     
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  7. menestrello
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    CITAZIONE (KungFuPanda @ 1/9/2014, 09:08) 
    A mio avviso non c'è volontà tua di renderlo un argomento appetibile, come già ti ho detto più volte...

    Ti posso confermare che l'argomento è appetibile e non coinvolge solo aspetti filosofici come mi è stato fatto notare.

    Andava adottata,giocoforza,una semplificazione necessaria altrimenti avremmo sconfinato.
    Sulla percezione applicata all'audio se ne parla poco ed in maniera scarna specie se si commette la leggerezza,a mio parere, di guardare l'uomo dall'esterno come "elemento" attaccato a tutto il resto.

    Comunque sono sempre disponibile nel caso tu voglia estendere qualche punto che ti è sembrato poco chiaro o appetibile.

     
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  8. F.Calabrese
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    CITAZIONE (KungFuPanda @ 1/9/2014, 09:08) 
    A mio avviso non c'è volonta tua di renderlo un argomento appetibile, come già ti ho detto più volte...

    Io direi di fare a tutti voi i più sinceri complimenti per i centoventisei post di questo thread...!

    Piuttosto: aiutereste un comune mortale di ridotte facoltà mentali, come me, a capire il sunto della discussione...???

    Ringrazio sin d'ora.
    F.C.
     
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  9. menestrello
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    CITAZIONE (F.Calabrese @ 2/9/2014, 00:22) 
    Io direi di fare a tutti voi i più sinceri complimenti per i centoventisei post di questo thread...!

    Piuttosto: aiutereste un comune mortale di ridotte facoltà mentali, come me, a capire il sunto della discussione...???

    Ringrazio sin d'ora.
    F.C.

    Ti domando Fabrizio:

    Oltre che constatare il numero dei post hai provato a leggere con attenzione almeno i dati salienti?

    Ti è sembrato chiaro il punto che si stava cercando di affrontare?

    Dalla tua conclusione sembrerebbe di no!

    All'uopo ti invito a rileggere i post più significativi ed a formulare eventuali domande.

    Torno a ripetere che il modo di costruire la realtà non è paragonabile alla misura di una fenomenologia(fisica) che viene eseguita di solito in condizioni controllate secondo precise normative.

    La realtà viene costruita dall'individuo in modo molto più complesso.
    A questo fine si cerca di conoscere meglio l'uomo , con le sue operazioni, che tramite le facoltà percettive(ho solo riportato alcuni aspetti salienti di come funziona la percezione in genere e la relativa costruzione del pensiero)può rappresentarsi il suo mondo "fisico".

    Il problema è che tutte queste importanti operazioni sono compiute in modo automatico ed inconsapevole,quindi ignorate e non affatto considerate in nessun contesto tecnico-pratico.

    Ciò vale ad affermare che si elimina l'uomo visto nella sua funzione ontologica e lo si considera come elemento
    ricevente oggettivandone i recepiti.

    Appare troppo complicato da comprendere?
     
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  10. menestrello
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    Dal sito di Calabrese, estrapolato da:

    Parametri acustici rilevabili strumentalmente,
    rapportati alla percezione all’ascolto.


    "I rilievi strumentali sono –di converso- del tutto inutili se lo scopo è semplicemente
    quello di valutare le prestazioni all’ascolto di un ambiente di piccole dimensioni: per
    gli spazi più vasti la situazione è assai differente e migliore."



    Ti riferisci al solo ambiente e perchè?

    In tal caso commentaci questa tua asserzione!
     
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  11. menestrello
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    CITAZIONE (F.Calabrese @ 2/9/2014, 00:22) 
    Piuttosto: aiutereste un comune mortale di ridotte facoltà mentali, come me, a capire il sunto della discussione...???

    Ringrazio sin d'ora.
    F.C.

    Non voglio a tutti i costi parlare di Fabrizio Calabrese e del suo intervento poco "ortodosso" in questo thread.

    Visto però che ha posto una domanda facendo "finta" di non aver ben inteso di cosa si stia effettivamente parlando(un escamotage di comodo!),è stato in sintesi "esaudito".

    Allo stesso tempo gli è stata rivolta una contro-domanda simile alla sua e sempre in tema col thread in oggetto.

    Sto ancora aspettando una sua convincente risposta!

    La percezione e la relativa costruzione della realtà ritengo siano argomenti importanti da non ignorare al fine di disporre di un quadro certamente più completo delle solite, esclusive e non adeguate valutazioni effettuate tramite le sole misure.

    Credo che ormai i tempi siano maturi per non ricadere negli stessi errori del passato!

    Edited by menestrello - 3/9/2014, 11:52
     
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  12. F.Calabrese
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    CITAZIONE (menestrello @ 2/9/2014, 11:16) 
    Dal sito di Calabrese, estrapolato da:

    Parametri acustici rilevabili strumentalmente,
    rapportati alla percezione all’ascolto.


    "I rilievi strumentali sono –di converso- del tutto inutili se lo scopo è semplicemente
    quello di valutare le prestazioni all’ascolto di un ambiente di piccole dimensioni: per
    gli spazi più vasti la situazione è assai differente e migliore."



    Ti riferisci al solo ambiente e perchè?

    In tal caso commentaci questa tua asserzione!

    Si parlava delle tradizionali misure acustiche quali il Tempo di Riverbero, i valori di C50 e C80, IACC e quant'altro.

    E questo è indubbiamente vero: si tratta di misurazioni che nascono allo scopo di valutare l'acustica degli Auditori, non certo di stanze 3 X 4m.

    Eravamo nel 2001 e c'era ancora chi misurava il Tempo di Riverbero nelle Regìe degli studi (me compreso, in quanto me lo richiedevano).

    Da allora sono cambiate molte cose, però.

    Oggi -per esempio- disponiamo di tecniche che permettono di ELIMINARE le risonanze ambientali, innalzando verticalmente il livello di prestazioni possibili anche in ambienti relativamente piccoli.

    Peccato che senza misure tutto questo sia impossibile, e non è un caso che queste tecniche siano del tutto sconosciute nel mondo dell'Hi-Fi, che le avverserebbe (ammesso che le conoscesse) semplicemente perché non consentono di cambiare in continuazione i pezzi dell'impianto.

    Come potete vedere, rispondo volentieri alle domande "tecniche".

    Vorrei che d'ora in avanti la mia collaborazione segua questo binario, vale a dire quello dell'opinione esperta (giusta o sbagliata che sia).
    Per quanto riguarda le polemiche, il Puma può autorizzare dei thread specifici, con una domanda nel titolo e dove si può e si deve rispondere la verità, anche quando è scomoda, NELL'INTERESSE DEGLI APPASSIONATI.

    Ritornando per un attimo alle misure, vi prego di non fare confusione tra due tipi diversi di misure:
    a)- Ci sono le misure pubblicate dalle riviste, e che sono fatte per permettere di paragonare prodotti diversi su uno stesso parametro (ma che sono scelte tra quelle meno "critiche" per i motivi che potete immaginare).
    b)- Ci sono le misure che impiegano i progettisti per capire se il loro prodotto XY potrà competere con il prodotto YZ della concorrenza. Sono misure i cui risultati DEVONO essere anche fortemente negativi, per capire meglio i termini della situazione.

    A domani.

    Cordialissimi Saluti
    Fabrizio Calabrese
     
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  13. TGOF
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    CITAZIONE (F.Calabrese @ 3/9/2014, 10:18) 
    Come potete vedere, rispondo volentieri alle domande "tecniche".

    Vorrei che d'ora in avanti la mia collaborazione segua questo binario, vale a dire quello dell'opinione esperta (giusta o sbagliata che sia).

    A domani.

    Cordialissimi Saluti
    Fabrizio Calabrese

    Ahahahahaha!!!
    MI fai "scompisciare" dalle risate!

    Rispondi alle domande tecniche...ahahahahaha!

    Opinione "esperta"
    giusta o sbagliata che sia.

    Scusi, buonuomo, cos'era il SEPP?
    E il mascheramento?

    Ma basta...dai...
    ormai hai stancato.
     
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  14. menestrello
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    CITAZIONE (F.Calabrese @ 3/9/2014, 10:18) 
    E questo è indubbiamente vero: si tratta di misurazioni che nascono allo scopo di valutare l'acustica degli Auditori, non certo di stanze 3 X 4m.

    Il fine comunque è lo stesso: cercare di capire quali siano le "relazioni" tra le misure ricavate anche con metodologie moderne e la valutazione soggettiva.


    CITAZIONE (F.Calabrese @ 3/9/2014, 10:18) 
    Oggi -per esempio- disponiamo di tecniche che permettono di ELIMINARE le risonanze ambientali, innalzando verticalmente il livello di prestazioni possibili anche in ambienti relativamente piccoli.

    Ai fini fisici nulla da dire!
    CITAZIONE (F.Calabrese @ 3/9/2014, 10:18) 
    Peccato che senza misure tutto questo sia impossibile, e non è un caso che queste tecniche siano del tutto sconosciute nel mondo dell'Hi-Fi

    Non dico che le indagini strumentali non siano di grande utilità per una attenta progettazione e valutazione,ma queste si avvalgono di pareri "a priori" soggettivi dai quali poi scaturiscono i conseguenti programmi di simulazione da applicare alle diverse tipologie di misure.

    Ciò vale a dire che si va a ritroso,si passa cioè dalla sperimentazione pratica che si basa su una necessaria valutazione umana alla successiva messa a punto del sistema di misura per ottimizzarne i dati utili.

    Qualche cenno storico:
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  15. F.Calabrese
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    Beranek progettò uno tra i peggiori Auditori della Storia, che andava così male da dover essere rimodellato internamente.

    Le misure sono importanti, ma è l'intelligenza nell'interpretarle che è il parametro fondamentale.

    Saluti
    F.C.
     
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230 replies since 15/8/2014, 18:42   5489 views
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