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Nuove frontiere percettive

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  1. menestrello
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    Nella musicologia si sperimenta la Wave Field Synthesis...
    J2h6kGwl

    http://www.amadeusonline.net/contemporanea...essing-a-padova
     
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  2. giovanni fabbri
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    Una boiata pazzesca.

    Per simulare un fronte d'onda occorrono sorgenti più vicine tra loro di mezza lunghezza d'onda.
    Quelle nella foto arriveranno si e nò a 2000 Hz.

    Gli manca la gamma dai 2000 Hz in sù. Mica poco ! :D
     
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  3. menestrello
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    Si legge:" Dal punto di vista estetico, la possibilità di creare fisicamente il fenomeno sonoro nella sua completa estensione e non già soltanto nell'orecchio di un ascoltatore collocato in posizione ideale, sembrerebbe porre le basi per uno sviluppo dell'antropologia dell'ascolto nel suo complesso"
    Non ci è dato di sapere per quali strumenti il sistema è stato concepito...
    Ad occhio gli altoparlanti usati non sembrano dei full range (ma non è detto che non lo siano) ma è possibile,come specificato, che la scelta in tal senso sia stata fatta con un criterio finalizzato al solo studio percettivo.
     
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  4. menestrello
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    Spero con questo post di suscitare la vostra attenzione,non tanto sulle scelte tecniche adottate riferite al link precedente, che potrebbero essere discutibili,ma sull'ipotesi "teorizzata" di NUOVA FRONTIERA dietro la quale si nasconde sempre,almeno per la maggioranza, il paradosso: Suono=Fisico,pur ammettendo un interessante,forse embrionale, spunto archetipale-antropologico.

    PS: nuove frontiere è il titolo del thread "ovviamente" e non ha nulla a che vedere con il link riportato!
     
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  5. menestrello
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    ...potremmo definire "SUONO" come l'interpretazione di una fenomenologia percepita,quindi non oggettiva e con connotazioni di non-fisicità ,se è pura interpretazione, che si svolge come un evento (con un inizio ed una fine),quindi in un contesto spazio-tempo!?
    Oppure pensate che possa essere definibile in modo diverso ed eventualmente come?
    In ogni caso come pensereste di misurarlo? :)

    ...!!!
     
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  6. giovanni fabbri
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    Caro Menestrello

    Se quella nella prima foto è (e lo è) una presa per i fondelli, io credo che l'unico che possa parlarne con un minimo di credibilità è l'autore.
    Il quale, però, letto il mio commento, penserà che non è la migliore idea, rispondere.

    Hai appena visto come si smaschera un vero ciarlatano.

    Basta porre la questione in termini seri e vedrai che fuga!

    GF
     
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  7. menestrello
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    CITAZIONE (giovanni fabbri @ 17/8/2014, 23:06) 
    Se quella nella prima foto è (e lo è) una presa per i fondelli, io credo che l'unico che possa parlarne con un minimo di credibilità è l'autore.
    Il quale, però, letto il mio commento, penserà che non è la migliore idea, rispondere.

    Non credo si possa dire molto su cosa possa avere avuto a mente l'autore nel realizzare il sistema della foto. Il mio intento però non è dibattere su quelle scelte (condivisibili o meno)ma trarne uno spunto per accentuare l'attenzione su un eventuale quanto importante dibattito sulla questione "percettiva"e su come possa essere considerabile il "suono" nella sua accezione!
    Pare che questa questione sia "obbrobriosa"
    CITAZIONE (giovanni fabbri @ 17/8/2014, 23:06) 
    Hai appena visto come si smaschera un vero ciarlatano.
    Basta porre la questione in termini seri e vedrai che fuga!
    GF

    ...quali sarebbero i termini seri?
     
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  8. giovanni fabbri
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    CITAZIONE (menestrello @ 18/8/2014, 08:31) 
    CITAZIONE (giovanni fabbri @ 17/8/2014, 23:06) 
    Hai appena visto come si smaschera un vero ciarlatano.
    Basta porre la questione in termini seri e vedrai che fuga!

    ...quali sarebbero i termini seri?

    Per qualsiasi questione connessa alle Leggi della Fisica, a volte basta anche soltanto ragionarci per qualche minuto, magari insieme, per capire che certe affermazioni sono solo baggianate.

    Prendiamo la foto del primo post. Per produrre un fronte che sembri arrivare da lontano e da una direzione precisa, basta ritardare opportunamente le emissioni di tanti altoparlanti, come quelli che si vedono nella foto.

    Il problema è che il gioco funziona fino ad una frequenza la cui lunghezza d'onda sia eguale alla distanza tra i centri degli altoparlanti. Meno di 2000 Hz nel caso della foto.

    Al di sopra di queste frequenze si creano lobi di irradiazione spurii e cancellazioni a frequenze imprevedibili, che distruggono l'effetto.
    Basta anche la semplice riflessione dal pavimento a creare comunque problemi insormontabili a quell'esperimento, che deve essere una fenomenale sciocchezza. Tant'è che nessun suo ideatore verrà mai qui a contestare le mie banalissime osservazioni.

    Lo stesso ragionamento si può fare, per esempio, per certe questioni connesse alla percezione dell'immagine stereo.

    Tempo fa, su un altro forum, ho letto la spiegazione, presa dal sito della Wilson Audio, del perché le riflessioni verso la parete posteriore dell'ambiente restringono la scena sonora, invece di allargarla come tutti credono. Ora però non saprei più ritrovare il thread.

    GF
     
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  9. menestrello
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    CITAZIONE (giovanni fabbri @ 18/8/2014, 15:23) 
    Prendiamo la foto del primo post. Per produrre un fronte che sembri arrivare da lontano e da una direzione precisa, basta ritardare opportunamente le emissioni di tanti altoparlanti, come quelli che si vedono nella foto.

    Non sappiamo se l'emissione temporale è identica per tutti gli altoparlanti dato che non è specificato nel link. E' possibile invece che,data la particolare disposizione e configurazione,ci sia,in una certa zona d'ascolto (abbastanza ampia),una omogeneità del campo fisico dove la risultante comprenda,oltre ad un campo diretto dove l'osservatore è più vicino all'emissione, una molteplicità di ritardi aggiunti creati artificialmente (secondo la disposizione degli Ap.) tali da simulare(immagino ma non condivido)le condizioni "reali" in cui l'evento è stato ripreso.

    CITAZIONE (giovanni fabbri @ 18/8/2014, 15:23) 
    Il problema è che il gioco funziona fino ad una frequenza la cui lunghezza d'onda sia eguale alla distanza tra i centri degli altoparlanti. Meno di 2000 Hz nel caso della foto. l di sopra di queste frequenze si creano lobi di irradiazione spurii e cancellazioni a frequenze imprevedibili, che distruggono l'effetto.
    Basta anche la semplice riflessione dal pavimento a creare comunque problemi insormontabili a quell'esperimento, che deve essere una fenomenale sciocchezza.

    Non direi...è possibile invece assimilare il sistema ad una sorgente lineare ripiegata(per distanze di ascolto non troppo a ridosso della struttura array), all'interno della quale si concentra il campo fisico di cui non credo sia facile stabilire, a priori, una possibile risultante in un dato posto non conoscendo le modalità d'emissione di tutti i componenti.

    A me interessa poter valutare in questo thread come funziona "l'uomo" che ascolta e cosa egli associ al fenomeno in sè...quindi cosa succede dall'altra parte dell'evento!
    Mi aspetto interventi in questo senso...
     
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  10. giovanni fabbri
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    CITAZIONE (menestrello @ 18/8/2014, 19:41) 
    ...A me interessa poter valutare in questo thread come funziona "l'uomo" che ascolta e cosa egli associ al fenomeno in sè...quindi cosa succede dall'altra parte dell'evento!
    Mi aspetto interventi in questo senso...

    Il caso vuole che io sia tra i pochi italiani che quel tipo di impianto lo hanno ascoltato, per motivi di lavoro.

    In effetti hai ragione. Ci siano distratti troppo a parlare di quell'impianto.

    Sorry

    GF
     
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  11. ianoin
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    CITAZIONE (menestrello @ 18/8/2014, 19:41) 
    A me interessa poter valutare in questo thread come funziona "l'uomo" che ascolta e cosa egli associ al fenomeno in sè...quindi cosa succede dall'altra parte dell'evento!
    Mi aspetto interventi in questo senso...

    Al rumore,che è sempre un suono,non puoi associare nulla.
    Il sistema percettivo stesso tende automaticamente ad ignorarlo.
    Se invece riusciamo a individuare una struttura nel suono,a quella struttura possiamo associare un significato,magari convenzionale.
    Abbiamo quindi tutti gli elementi per costruire un linguaggio.
    Gli animali lo fanno,e in modo più evoluto lo facciamo anche noi.
    Lo fanno ancora gli uomini nella giungla,quando usano il tam tam.
    L'emozione suscitata in noi dalla musica è quindi parente dell'emozione che può suscitare una frase di linguaggio parlato.
    Può darsi che ascoltando musica capiamo fischi per fiaschi,rispetto alle intenzioni dell'autore,ammesso che l'autore abbia intenzione a se chiare,ma è sempre il messaggio che ci arriva,quando ne tratteniamo un significato,che provoca emozione.
    Non è un caso che semplici canzonette fatte del miscuglio di due linguaggi che si rafforzano a vicenda,possano creare forti emozioni,che la sola musica o le sole parole,non riescono a dare.
    Da sole le parole spesso sembrano insulse,e la musica banale.
    Ho sempre pensato che il miglior impianto è quello che ti fà acchiappare il senso delle parole e delle note nel loro insieme.
    Un impianto che mi restituisce un significato,e quindi un'emozione,è un buon impianto per me.
    Ma spesso la via scelta,quella della fedeltà,porta a dei paradossi in tal senso.
    Ci concentriamo sulla perfezione del timbro di una nota,aspettandoci che tutto il resto segua a ruota.Ma non sempre,anche quando tutto sembra perfetto,il resto. segue
     
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  12. menestrello
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    CITAZIONE (ianoin @ 18/8/2014, 20:23) 
    Al rumore,che è sempre un suono,non puoi associare nulla.

    Sarei meno generico parlando del rumore...
    Bisognerebbe innanzitutto definire il suono,poi si guarda al rumore per cercare di capire cosa sia senza dimenticare che esiste un aspetto da non sottovalutare: il mascheramento!
     
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  13. ianoin
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    Spiegati meglio Mene.
    Intanto provo a fare un esempio per capire dove vuoi andare a parare.
    a volte ,cambiando set up,nell'ascoltare una canzone che credevo di conoscere a memoria,scopro un nuovo significato
    Allora penso che il vecchio set up mi nascondeva quel significato,quando io pensavo di aver capito il senso della canzone.
     
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  14. menestrello
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    CITAZIONE (ianoin @ 18/8/2014, 20:51) 
    Intanto provo a fare un esempio per capire dove vuoi andare a parare.
    a volte ,cambiando set up,nell'ascoltare una canzone che credevo di conoscere a memoria,scopro un nuovo significato

    Hai messo troppa carne al fuoco!
    Comunque cercherò di comunicarti alcuni elementi che, secondo me, riterrei fondamentali:
    Non è possibile ascoltare nulla senza Memoria(qualcuno potrà dire che la cosa è scontata!),ovvero la nostra memoria(che comprenderebbe innanzitutto la nostra personale storia)è l'elemento indispensabile per poter percepire qualsiasi fenomeno esterno alla propria sfera personale.


    CITAZIONE (ianoin @ 18/8/2014, 20:51) 
    Allora penso che il vecchio set up mi nascondeva quel significato,quando io pensavo di aver capito il senso della canzone.

    A parità di set-up:
    Aspetto importante è l'attenzione che si applica alla stessa fenomenologia e può essere finalizzata a particolari diversi:posso dare valore ad elementi che prima non venivano considerati allo stesso modo o affatto:i significati non sono gli stessi.

    La posizione di ascolto comporta differenze del campo fisico recepito che difficilmente potrebbe essere ripetibile con la stessa progressione temporale.
    Una sola persona presente,oltre l'osservatore,modifica il campo fisico;anche un oggetto che occupa una diversa posizione nell'ambiente ha gli stessi effetti!

    Il mascheramento(ne parleremo meglio più avanti) è diverso se ci si sposta nello spazio ed è legato al livello di emissione con cui si ascolta.
    Se cambi set-up riparti da una nuova situazione!
     
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  15. giovanni fabbri
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    CITAZIONE (menestrello @ 18/8/2014, 22:56) 
    ...
    La posizione di ascolto comporta differenze del campo fisico recepito che difficilmente potrebbe essere ripetibile con la stessa progressione temporale.
    Una sola persona presente,oltre l'osservatore,modifica il campo fisico;anche un oggetto che occupa una diversa posizione nell'ambiente ha gli stessi effetti!

    Il mascheramento(ne parleremo meglio più avanti) è diverso se ci si sposta nello spazio ed è legato al livello di emissione con cui si ascolta.
    Se cambi set-up riparti da una nuova situazione!

    Bellissimi questi spunti!

    Una domanda: come mai, secondo te, gli effetti della diversa posizione di ascolto vengono ignorati dalla gran parte degli appassionati, mentre magari questi dicono di sentire differenza cambiando un cavo?

    Altra domanda: se il mascheramento dei prodotti di distorsione aumenta con l'aumentare del livello d'ascolto, come mai tanti appassionati preferiscono ascoltare a basso livello?

    GF
     
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230 replies since 15/8/2014, 18:42   5489 views
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