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il segnale di ritorno dagli altoparlanti (feedback)

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  1. arrayforever
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    Riporto parte di un mio intervento in "esperienze con la multiamplificazione":

    Il trasduttore magnetodinamico funziona in due direzioni contemporaneamente; da un lato trasduce energia elettrica in meccanica, dall'altro fa il contrario.
    Questo significa che mentre ascoltiamo musica, il riverbero della sala e il nostro vociame vengono trasdotti e inviati verso l'amplificatore.
    E anche ascoltando in assoluto silenzio e in un ambiente perfettamente anecoico, avremmo comunque un segnale di ritorno (feedback) proporzionale all'incapacità del corpo mobile dell'altoparlante di seguire il segnale musicale.
    In altre parole, ogni volta che la posizione del corpo mobile non coincide con quella associabile al segnale musicale, l'ampli "vede" una differenza di potenziale che si traduce in uno scomodo segnale di ritorno.
    Cortocircuitarlo, attraverso una bassissima impedenza d'uscita, è una soluzione solamente parziale.

    L'idea che mi sono fatto ( e invito tutti a prenderla come tale), è che il feedback risale il segnale fino alla sorgente, come un salmone risale le cascate nella stagione degli amori, infettando tutti gli stadi analogici che incontra, crossover attivi inclusi, per poi essere amplificato e trasdotto in ogni via che compone l'intero sistema.
    Quello che è utile fare, è impedire che la grossa mole di feedback generata dalle vie basse, vada a contaminare le vie più alte, che sono invece più "pulite" perché più leggere e quindi meno inerziali.
    Come?
    Inserendo nel percorso del segnale, un tratto nel dominio digitale, come ad esempio, un filtro digitale.
    In questo modo, il feedback della prima via rimarrà ingabbiato nella prima via, quello della seconda nella seconda e via dicendo.
     
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    Io dico che con un cablaggio di qualità (sui quali siano presenti SCHERMI DOC) si possono limitare gli effetti deleteri del feedback e pure le microvibrazioni indotte
     
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    Precisazione: per le microvibrazioni non servono SCHERMI ma soluzioni proprietarie atte a ridurre il fenomeno.
    Kimber per esempio nella serie Select usa come "absorber" un cannulo realizzato su materiale di provenienza DuPont sui quali vanno ad appoggiarsi dolcemente gli intrecci dei vari conduttori in solidcore.
     
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  4. arrayforever
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    stai sostenendo che un cavo è in grado di favorire il passaggio di segnale in una direzione e contemporaneamente impedire (o almeno attenuare) il passaggio nella direzione opposta?
     
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    CITAZIONE (arrayforever @ 11/9/2016, 19:31) 
    stai sostenendo che un cavo è in grado di favorire il passaggio di segnale in una direzione e contemporaneamente impedire (o almeno attenuare) il passaggio nella direzione opposta?

    Yes
     
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  6. menestrello
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    CITAZIONE (il Puma @ 11/9/2016, 20:04) 
    CITAZIONE (arrayforever @ 11/9/2016, 19:31) 
    stai sostenendo che un cavo è in grado di favorire il passaggio di segnale in una direzione e contemporaneamente impedire (o almeno attenuare) il passaggio nella direzione opposta?

    Yes

    Hai qualche link ?
    A me pare una trovata pubblicitaria!
     
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    Ho 110 ascolti e CONFRONTI effettuati in 3 anni sul mio impianto stereo, utilizzando sempre una manciata di cd.
     
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    Paolo Nuti, nel n°1 della rivista AudioReview scriveva:

    Percezione ed alta fedeltà

    Di fatto l’orecchio umano è caratterizzato da rilevanti fenomeni di distorsione sia lineare (risposta in frequenza irregolare) sia non lineare (distorsione comunemente intesa). Nonostante queste sue imperfezioni intrinseche, l’elaborazione da parte del cervello dei dati trasmessi dagli organi recettori dell’udito in combinazione con le informazioni già memorizzate (esperienza) ed eventuali ulteriori dati percepiti per altra via (in certe situazioni si ascolta anche con il corpo) consente di estrarre dai suoni informazioni che i più moderni sistemi di misura non sono in grado di rilevare.
     
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    Per questo NON MI FIDO DEI LINK, non mi fido dei GURU, dei Bebi, dei santoni dell'audio a vario titolo, degl'ingegneri famosi, di chiunque voglia imporre LEGGI su un tema, l'ascolto di uno stereo, che passa necessariamente e obbligatoriamente dal nostro sistema orecchio~cervello, filtrato dalla nostra cultura musicale e dalle nostre esperienze di ascolto, live e non solo.
    Io sono FELICEMENTE ATEO e pertanto
    se non sento, non credo.
     
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    E ovviamente CON L'ESPERIENZA ho imparato come si fa a non farsi condizionare da SUGGESTIONE e/o ILLUSIONE UDITIVA.
     
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  11. F.Calabrese
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    CITAZIONE (arrayforever @ 11/9/2016, 17:37) 
    ...
    Quello che è utile fare, è impedire che la grossa mole di feedback generata dalle vie basse, vada a contaminare le vie più alte, che sono invece più "pulite" perché più leggere e quindi meno inerziali.
    Come?
    Inserendo nel percorso del segnale, un tratto nel dominio digitale, come ad esempio, un filtro digitale.
    In questo modo, il feedback della prima via rimarrà ingabbiato nella prima via, quello della seconda nella seconda e via dicendo.

    Ecco... io queste cose le faccio dal 2008 negli impianti HiFi e da almeno dieci anni prima nei miei impianti Pro.

    Se, invece di fare i gradassi ed i mafiosettti, se ne fosse discusso già nel 2009 (con gli Impianti-Provocazione), oggi forse in molti ascolterebbero meglio.

    Rileggete le date, per favore.

    Saluti
    F.C.
     
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  12. TRICS
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    Calabrese a nessuno importa quello che fai !!!
     
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  13. Teo Marini
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    CITAZIONE (il Puma @ 12/9/2016, 22:41) 
    Per questo NON MI FIDO DEI LINK, non mi fido dei GURU, dei Bebi, dei santoni dell'audio a vario titolo, degl'ingegneri famosi, di chiunque voglia imporre LEGGI su un tema, l'ascolto di uno stereo, che passa necessariamente e obbligatoriamente dal nostro sistema orecchio~cervello, filtrato dalla nostra cultura musicale e dalle nostre esperienze di ascolto, live e non solo.
    Io sono FELICEMENTE ATEO e pertanto
    se non sento, non credo.

    :lol: :D :)

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  14. F.Calabrese
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    CITAZIONE (TRICS @ 13/9/2016, 07:56) 
    Calabrese a nessuno importa quello che fai !!!

    Che vuoi che ti risponda..?

    Lo sappiamo tutti che gli audiofili sono autolesionisti, per cui si mettono ordinatamente in fila come i topini del pifferaio magico...

    Come ho già scritto tante volte, io non mi rivolgo a questo tipo di appassionati, bensì a quei pochi la cui intelligenza li rende curiosi di ragionare e verificare.

    Daniel Caimì, fondatore di Stereoplay, diceva che gli appassionati amano "maniglioni e lucine"... e la sua rivista vendeva più di tutte le altre, a riprova.

    Però alla fine Stereoplay ha chiuso ed AudioReview c'è ancora: segno che esiste un nucleo di appassionati che si sente meno preso in giro a leggere i risultati di misure e le loro spiegazioni, piuttosto che le chiacchiere a vuoto di quel recensore che ha provato due diffusorini tannoy con un finale da cuffia (1,5 Watt) ed ha scritto che non c'era la minima traccia di distorsione...

    La mia è una proposta alternativa, presentata in modo alternativo...

    Saluti
    F.C.
     
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  15. arrayforever
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    CITAZIONE (F.Calabrese @ 13/9/2016, 11:08) 
    Però alla fine Stereoplay ha chiuso ed AudioReview c'è ancora: segno che esiste un nucleo di appassionati che si sente meno preso in giro...

    Saluti
    F.C.

    Vedi? Alla fine una cosa su cui concordiamo l'abbiamo trovata.
    Audioreview è una rivista autorevole, molto probabilmente la numero uno in Italia.
    Esiste davvero quel nucleo di appassionati che non ama sentirsi preso in giro, e dimostra di gradire le spiegazioni.
    E in redazione questo lo sanno bene.
    Tanto è che il suo direttore, alla fine dello scorso mese, si è precipitato a casa di arrayforever per ascoltare il suo singolarissimo impianto, che ha a priori definito “di livello assoluto”, e ha deciso di pubblicare tre intere pagine di... di... come dicevi...?
    ah! si!,
    “SCEMPIAGGINI”, “VANILOQUI” e... (rullo di tamburi)... “VOLI PINDARICI !!!” (piatti)

    Lo trovi in edicola per tutto Settembre.
    Potrai finalmente verificare la mia vera identità, che in passato tanti dubbi ti ha creato, facendoti addirittura gridare “AL COMPLOTTO!”.
    Chissà.. forse anch'io sono uno dei tuoi alter ego che ti è sfuggito di mano.
    Spendi questi 6,50 €.
     
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65 replies since 11/9/2016, 16:37   813 views
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