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LA REALTA' PERCEPITA by Dueeffe

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  1. il Puma
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    Queste cose vorrei averle scritte io... davvero uno splendido post, firmato Dueeffe.

    Teoria (del Sistema)
    Messaggioda dueeffe » 08 giu 2014, 11:20

    Ricomincio da quì.

    La maggior parte dell’umanità è vittima del cosiddetto “realismo ingenuo”.

    Il realismo ingenuo consiste nel non comprendere che esistono infinite realtà. E che tali realtà sono diverse tra loro.

    La base di partenza è, per forza di cose, la realtà percepita, ovvero l’unica realtà realmente conosciuta da ogni singola persona.
    Ognuno la propria.
    Normalmente le persone faticano a comprendere che l’uomo indaga l’esterno attraverso i sensi. O meglio, non ne capiscono le limitazioni.

    I sensi non sono altro che delle “sonde”, dei sensori (appunto) che tentano di indare l’esterno in bande molto ristrette. La vista, per esempio, copre uno spettro di banda tra i 400 ed i 790 THz, e questa è una statistica (e vale per quel che è), dato che anche la banda di ciò che si vede varia tra soggetto e soggetto, così come quella dell'udito, e stiamo parlando solo di "banda", ovvero della "misera" punta dell'iceberg.

    Tutti i dati catturati dai sensori arrivano al cervello umano, che li elabora.
    L’elaborazione da parte del cervello è un’azione attiva, un’interpretazione, una costruzione, una creazione. (In)utile ricordare il mito della caverna di Platone…

    Tale creazione interpretativa la chiamiamo realtà percepita, che è l’unica realtà conosciuta dall’uomo.

    Chiaramente l’esterno contiene altre realtà, e così si parla di “realtà fisica”, che dovrebbe essere quella “vera”, ma così, invece, non è.

    Si capisce che l’indagine sensoriale limitata (in banda) unita all’interpretazione (“libera”, personale, arbitraria) da parte del cervello non può coincidere con una qualsiasi “realtà fisica” esterna.

    Credere il contrario fa ricadere la persona nel realismo ingenuo.

    Ma c’è di più.
    Se andiamo ad analizzare in modo attento la questione, si capisce che quella che noi chiamiamo realtà fisica (e che molti intendono come realtà "vera") non è altro che una "realtà scientifica", indagata con una serie di strumenti (anche essi dotati di sensori, sonde) non “assoluti”, bensì di “parte”, perché architettati e costruiti dall'uomo, ovvero dal punto di vista umano!

    Questi strumenti non sono altro che delle "protesi", create per decifrare una realtà "aliena", estrerna.
    Una realtà che va oltre i sensi (spesso considerati come limitati, inaffidabili ecc.). Una realtà sconosciuta, solamente intuita.

    Ciò è materia di studio di alcune scienze, anch'esse elaborate dall’uomo, che perciò sono inesorabilmente assiomatiche.
    Ciò che noi chiamiamo scienza, infatti, non può essere MAI essere scienza esatta.

    Nonostante gli sforzi (sorta di rievocazione dei tempi dei "lumi" o di successiva epoca "positivista") nel dividere le scienze in "dure" e "molli", la scienza esatta non esiste e non può esistere.

    La matematica è un’opinione.

    Quindi la realtà descritta con gli strumenti di misura non è altro che una “realtà scientifica”.
    E questo non significa affatto che si stia parlando di realtà "vera", assoluta.

    Se vogliamo, può essere definita anche come “realtà fisica”, sapendo bene, però, che la fisica non è altro che una scienza assiomatica elaborata dall’uomo (cioè dal punto di vista umano) e che perciò è lungi dall’essere foriera di una verità assoluta, o che possa spiegare il mondo “esterno” (all’uomo ed alla sua realtà percepita) in modo vero, assoluto, esatto e completo.


    In hi-fi, poi, tutto si complica enormemente per i tentativi patetici di misurare i sistemi in ambiente ad 1 metro, o in anecoica, o comunque "ad cazzum", spacciando il tutto per scienza e certezza.

    Da una vita personaggi di tutti i tipi (alcuni anche in buona fede, volendo. Ma la maggior parte sicuramente NO!) ingannano gli idiofili di tutto il mondo con grafici e “misurette” senza senso. Perché la gente comune percepisce la presentazione di un grafico come un atteggiamento scientifico, senza chiedersi la valenza e la credibilità dello stesso.

    C'è chi addirittura dice che i sensi sono fallaci, e le misurette invece "vere" ed attendibili.
    Ed anche questa è una bella forma (ancorchè particolare) di realismo ingenuo!

    Mentre gli scienziati di tutto il mondo si dannano l'anima per costruire modelli di realtà credibili, i nostri "prodi", muniti di microfonino, pensano di misurare, ovvero di descrivere la realtà. Il vero. L'inidiscutibile. L'assoluto.

    Rappresentatemi in modo esaustivo (completo) un campo sonoro formatosi in un ambiente di ascolto qualsiasi, magari durante l'intera "somministrazione" (la parola riproduzione sarebbe un termine troppo "grosso", per esser usato) di un brano musicale tramite i vari "trabiccoli" tanto cari agli idiofili (ma anche ai trombatori, discotecari, giostrai, facchini e quant'altro di triste e bizzarro s'è visto nell'ambiente).

    Prendete il microfonino, e misurate negli infiniti punti possibili...e poi fornite una descrizione completa, almeno secondo la fisica (scienza assiomatica, lungi dall'essere esatta).
    Questi omuncoli son solo dei poveri ingenuotti, direte voi.
    Magari spinti dalla passione. ed acciecati da quattro cretini che li incoraggiano e sostengono.
    Beata ignoranza...


    A nulla è valso parlare della Teoria dei Sistemi, che di fatto esclude ogni possibiltà di correlazione tra le misure fatte “ad cazzum” da questi signori, e la “realtà percepita”.
    Alla fine resta una non correlazione tra sistema scientifico ed il percepito, dovuta ad una infinita serie di errori, molti dei quali voluti da presunti scienziati improvvisati, quanto mitizzati, nel tempo, dai poveri idiofili deliranti.

    Dove il "sistema scientifico" (che nel nostro caso può identificarsi nelle "macchine" il cui comportamento viene misurato con i vari strumenti e con le tecniche che ben conosciamo) non è un Sistema "tempo invariante" (come affermava Nuti) bensì è un sistema "Tempo variante" (se si preferisce "non invariante"), per una miriade di fattori.

    Basti pensare alle variazioni di prestazioni che derivano dalle variazioni di temperatura (dei componenti elettronici, per esempio) e cangiano in modo imprevedibile le prestazioni dei singoli elementi (ed ancor più del risultato globale finale).
    Bobine mobili degli altoparlanti, resistenze, mosfet, valvole e quant'altro variano in modo sensibile le loro prestazioni nel tempo, al variare della temperatura e dell'usura.

    E dove il Sistema totale, che ha come risultato finale “il percepito”, nel quale perciò dobbiamo introdurre l'uomo, da “Sistema tempo variante” diviene addirittura “Sistema dinamico complesso”, caratterizzato dal comportamento emergente, che sembra essere alla base del "funzionamento" dell'uomo e delle sue percezioni, delle sue "costruzioni", sensazione musicale compresa.

    FF
    dueeffe

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