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LA REALTA' PERCEPITA by Dueeffe

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  1. TGOF
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    Vedete un po' di stare tutti calmini, va...che è meglio.

    Di mitomani, nerd sfigati, tigri da tastiera è pieno il mondo.
    Cerchiamo di non aumentare il numero, please.

    Volevo fare una piccola storia della "questioncina" scientifica.

    Mi costringete (come al solito) a rispondere ad altro.
    Son storie già viste. Trite e ritrite.

    Comunque sia, mettiamo qualche puntello.
    In primis il cacapese vuole risposte per nome e cognome.

    La sua richiesta è perfettamente legittima, dato che ognuno dovrebbe "metter fuori le corna" (come predica da tempo moss).

    Siccome qui abbondano nick sconosciuti e fake d'ogni genere e grado, finchè l'admin non deciderà di regolare la questione, personalmente mi firmerò come meglio credo.

    Del resto avete scienziati del calibro di 6X8, [text editato per palese violazione del Regolamento]


    In effetti non capisce miliardi di altre cose...ma ultimamente le argomentazioni si sono focalizzate lì.

    Potrei ribadire (ma ormai è noia, almeno per me) che in fisica vale il principio della sovrapposizione: in un punto dello spazio in cui giungono due suoni simultanei, il suono risultante è dato dalla somma algebrica dei due suoni incidenti.

    Così non è per la realtà percepita, dove il fenomeno del mascheramento è il risultato di una situazione completamente opposta. I suoni non si sommano, bensì un suono può mascherare l'altro.

    Il sistema fisico (scientifico) è un sistema ingegnato dall'uomo per indagare l'esterno, e si avvale di strumenti di misura.
    Per semplificare il concetto posso citare la solita frase di moss:
    "il microfono fa le somme, l'orecchio fa le sottrazioni".

    Tutto ciò NON avviene in modo inversamente proporzionale, per cui NON possiamo scrivere una funzione matematica per correlare i due "mondi".

    Gli esempi e gli "esperimenti" raccontati da calabrese dimostrano la sua sottocultura da bar.

    Parla di mascheramento per suono correlato, che è un concetto ancor più complesso, quando sappiamo che non ha ancora compreso cosa sia il mascheramento fisiologico.

    Lo studio della teoria dei sistemi è cosa difficile, e non è alla portata dei cacaprese di turno.
    Non è solo una questione di cultura: è pure una questione di "tara".

    [text editato per palese violazione del Regolamento]


    Il problema della riproduzione musicale è che si vuol ri-produrre, in un secondo tempo, un evento già accaduto.

    Poco importa se tale evento sia avvenuto in studio o in un concerto dal vivo.

    Il problema è che nulla è riproducibile in Natura.
    E noi, invece, vogliamo ri-proporre un evento, e lo volgiamo fare in un luogo ed in tempo diversi.

    Queste cose, ormai, sono state scritte, riscritte, ripetute, ribadite fino alla noia.

    L'uomo percepirà sia i due ambienti (di cui il luogo di riproduzione che è alieno all'evento) sia i due diversi tempi (di cui quello di riproduzione che è alieno all'evento).

    Ed è principalmente per questo che oggi le "grandi firme" si occupano di vendere oggetti per nerd, e non sistemi di riproduzione musicale.

    Gente come cacaprese non riesce a comprendere tutto ciò, e quindi si occupa di sbomballare il "prossimo suo" a suon di decibel, per dimostrare che i suoi mostri suonano più forte delle "ciofeghine asfittiche" ed hanno una dinamica "realistica".
    Non capisce, il somaro, che il problema degli "sterio" attuali non è "che suonano troppo piano".
    Il problema è che "suonano male".

    Ovvero non sono adatti a risolvere le delicate questioni della riproduzione musicale.

    Edited by il Puma - 30/8/2014, 10:43
     
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    Il problema della riproduzione musicale è che si vuol ri-produrre, in un secondo tempo, un evento già accaduto.

    Poco importa se tale evento sia avvenuto in studio o in un concerto dal vivo.

    Il problema è che nulla è riproducibile in Natura.
    E noi, invece, vogliamo ri-proporre un evento, e lo volgiamo fare in un luogo ed in tempo diversi.


    E quindi?
    ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    In risposta a Dueeffe|TGOF, sul fatto che in questo forum viga l'anonimato, ho fatto un piccolo passo in avanti per non accettare CANI E PORCI.
    Leggere, please:
    https://audiovideohifi.forumfree.it/?t=69384626
     
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  3. TGOF
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    CITAZIONE (il Puma @ 29/8/2014, 21:31) 
    Il problema della riproduzione musicale è che si vuol ri-produrre, in un secondo tempo, un evento già accaduto.

    Poco importa se tale evento sia avvenuto in studio o in un concerto dal vivo.

    Il problema è che nulla è riproducibile in Natura.
    E noi, invece, vogliamo ri-proporre un evento, e lo volgiamo fare in un luogo ed in tempo diversi.


    E quindi?

    E quindi bisogna, innanzi tutto, capire con che tipo di sistema si ha a che fare.

    Oggi giorno lo si fa normalmente in ambito scientifico.

    Non lo si fa in ambito degli "sterio", perchè è un mercato di nicchia, non interessa a nessuno, e perciò han vita facile guru, saltimbanchi, prestigiatori e fattucchieri d'ogni ordine e grado.

    Mi vien da ridere quando penso a personaggi osannati e riveriti, solo perchè scrivevano in riviste dell'epoca.

    Questo non accade in altri ambiti.
    E la cosa è abbastanza singolare.

    Nessuno (immagino) si sognerebbe di mitizzare un giornalista che scriveva negli anni settanta per quattroruote.
    Invece qui abbiamo, per esempio, il sommo giornalista che ha "il più meglio" forum d'europa.

    Salvo poi scoprire che sta lì a chiedere l'elemosina (per non andare a lavorare), ed inventa di sana pianta recensioni su comando.
    Però i soliti nerd "idiofili" (quelli che magari a 10 anni ricevevano glia applausi dei parenti perchè riuscivano ad accendere le lucine dell'albero di Natale) son lì sempre ad applaudire.

    IO son convinto che alla maggior parte di essi non interessa la musica in quanto tale.
    Alcuni sono autocostruttori che van dietro allo schemetto. Altri son feticisti, fedeli al marchio.
    Altri ancora son lì per cambiare apparato ogni mese.

    In questo scenario han avuto terreno fertile soggetti di ogni tipo.

    Leggo qui che c'è chi stravede per aloia, sino a consigliare letture.
    Lo incontrai da giovine. A Bologna.
    Aveva la saletta di fianco a Carlo Rossi (negoziante, mio amico).
    è finita in rissa, dato che l'aloia sbomballava a suon di decibel, e Carlo non riusciva a far ascoltare nulla.

    Uno che ti presenta le APOCALYPSE NOW...
    Siamo seri, dai.
    Era un delirio, un insulto all'intelligenza.
    C'è mancato poco che venissero alle mani.
    Quel che è certo è che si rideva quando si vedevan idiofili con la mano in testa, per concentrarsi, ad ascoltare l'aloia, quando parlava.
    Uno che sbomballava a più non posso.
    Uno che ce l'aveva com me perchè ho criticato il tastino de loudness.
    Uno che citava le "Fletcher e Munson" (ed in questo cacaprese non è molto diverso) e non le ISO 226:2003 (che son molto diverse, e questo dimostra che non valgono un cazzo. Nè quelle preistoriche, nè queste ultime, nè quelle che citava cacaprese qualche anno fa).
     
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    Faccio cross-posting anchio... :P da HFFL:


    Re: Dueeffe colpisce ancora...
    Messaggioda el Puma » 29 ago 2014, 21:50

    Scusa eh, Fabrizio, ti chiedo una cortesia: invece di questi monologhi costruiti con il cross-posting by AudioVideoHiFi, vieni a replicare e ACCETTA IL CONTRADDITTORIO con serenità sul forum ideato da me.
    In caso di situazioni al limite della diffamazione, basta una mail a [email protected] per richiesta di editare text insultante.
    Però ti faccio notare che tu sei un provocatore PRO e non puoi proprio lamentarti dei falli di reazione alle tue provocazioni. Tu magari ci vai soft (ma mica tanto...) e altri ti rispondono in modo pesante. Ma alla fin fine stiamo parlando di PUNTI DI VISTA DIFFERENTI, dove è impossibile imporre il proprio agli altri.
    Ti aspetto, fiducioso, su AudioVideoHiFi.
    el Puma

    Messaggi: 47
    Iscritto il: 7 ago 2014, 9:20
     
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    CITAZIONE (TGOF @ 29/8/2014, 21:49) 
    Leggo qui che c'è chi stravede per aloia, sino a consigliare letture.
    Lo incontrai da giovine. A Bologna.
    Aveva la saletta di fianco a Carlo Rossi (negoziante, mio amico).
    è finita in rissa, dato che l'aloia sbomballava a suon di decibel, e Carlo non riusciva a far ascoltare nulla.

    Bologna? Intendi a quella mostra che si teneva a Bologna? Anno?
     
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  6. TGOF
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    Questo inciso, che cita spesso moss, viene da videohifi:

    "Il fatto rimarchevole è che queste cose sono note da un bel po' di tempo e comunque da ben prima che Paolo Nuti scrivesse "Percezione, invarianza e i cinque parametri" 30 anni fa sul numero 1 di AudioReview. Si sapeva benissimo che quello che succede nel dominio del tempo non puoi andare a smanacciarlo nel dominio della frequenza (che poi a dirla tutta non esiste, essendo solo la rappresentazione grafica dell'integrazione di un andamento di livelli nel tempo) , si sapeva benissimo che in acustica sono più utili il metro e il cronometro dell'analizzatore a terzi di ottave, tutti questi concetti di pubblico dominio si sono nascosti per 30 anni. Spariti. Svaniti. Com'è successo? E' successo e basta."

    il 3D dovrebbe esser questo:

    http://forum.videohifi.com/discussion/3431...o-di-sempre/p14

    Qualcuno (andatevi a leggere chi) dice che la risposta in frequenza non esiste, ma è "solo" la rappresentazione grafica dell'integrazione di un andamento di livelli nel tempo.

    Dice anche che: "tutti questi concetti di pubblico dominio si sono nascosti per 30 anni. Spariti. Svaniti. Com'è successo? E' successo e basta."

    Non vi fa pensare un pochino?

    CITAZIONE (NomeUtente @ 29/8/2014, 21:58) 
    Bologna? Intendi a quella mostra che si teneva a Bologna? Anno?

    ...e chi se lo ricorda...
    sono andato diversi anni pure ad Ancona...
     
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  7. Francesco.Sandri
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    e quindi il teorema di fourier non e' applicabile..
    rimane il fatto che quando vai a progettare un diffusore come fai poi a valutare il tuo progetto.
    Il microfono ha limiti oggettivi (lui e' uno e come dice Russo le orecchie sono due) ma esistono professionisti che fanno un insieme di misure utilizzando microfono ed analizzatori di spettro che riescono a capire alcune caratteristiche del diffusore gia' in fase di misura.
    Per esempio Tu nel momento che hai portato a termine un progetto, come fai a fare una taratura fine ? ad orecchio?
    Credimi purtroppo per ovvie ragioni con Russo non e' stato mai possibile approfondire determinati concetti pero' visto che tu li conosci benissimo vorrei a questo punto capire meglio.
     
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  8. TGOF
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    Poi ditemi se chi vi prospetta certe misure non è un fattucchiere, un truffatore.

    La misura della risposta in frequenza di un diffusore, spacciata come dato prestazionale (ovvero indicatore di qualità di riproduzione musicale) è una TRUFFA.

    PUNTO!
     
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    CITAZIONE (TGOF @ 29/8/2014, 22:09) 
    Poi ditemi se chi vi prospetta certe misure non è un fattucchiere, un truffatore.

    La misura della risposta in frequenza di un diffusore, spacciata come dato prestazionale (ovvero indicatore di qualità di riproduzione musicale) è una TRUFFA.

    PUNTO!

    Le ENUNCIAZIONI vanno argomentate, spiegate, fatte comprendere.
    Sennò poi arriva un "signorqualunque" e, giustamente, sentenzia che stai dicendo cazzate...
    Aiutaci a capire il senso di questa tua enunciazione, Fabio...
     
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  10. TGOF
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    CITAZIONE (Francesco.Sandri @ 29/8/2014, 22:08) 
    e quindi il teorema di fourier non e' applicabile..
    rimane il fatto che quando vai a progettare un diffusore come fai poi a valutare il tuo progetto.
    Il microfono ha limiti oggettivi (lui e' uno e come dice Russo le orecchie sono due) ma esistono professionisti che fanno un insieme di misure utilizzando microfono ed analizzatori di spettro che riescono a capire alcune caratteristiche del diffusore gia' in fase di misura.
    Per esempio Tu nel momento che hai portato a termine un progetto, come fai a fare una taratura fine ? ad orecchio?
    Credimi purtroppo per ovvie ragioni con Russo non e' stato mai possibile approfondire determinati concetti pero' visto che tu li conosci benissimo vorrei a questo punto capire meglio.

    Il teorema di Fourier non è applicabile perchè il Sistema è di diversa natura.
    Puoi eseguire delle misure (per esempio elettriche) per tarare un bias di una valvola.
    Sapendo che comunque il sistema in oggetto è tempo variante, e quindi la misura è buona per quell'istante, e non può valere (tener conto) di quel che accadrà in futuro (usura, variazione degli altri componenti coinvolti, condizioni ambientali ecc.).

    Non capisco quale possano essere le tue "ovvie" ragioni per le quali con Russo non (ti) è stato possibile approfondire.
    Io, che comunque sono uno spirito libero, non ho avuto mai problemi a parlare con Russo.

    Quindi mi resta difficile pensare che qualsiasi altra persona possa avere degli (ovvi) problemi in proposito.
    A meno che non vi sia dell'altro.

    Molti affermano di avere (degli ovvi) problemi ad interagire con me.
    Sai...dipende spesso dai punti di vista.
    E, più spesso, dall'onestà intellettuale.
     
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  11. Francesco.Sandri
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    quindi pero' in condizione di regime, raggiunta la temperatura di esercizio mantiene quelle caratteristiche che ovviamente avranno delle microvariazioni dovute ad usura, condizioni ambientali ecc).
    E questo l'ho capito, ma dato che tu progetti anche diffusori come fai ad andare a verifica una volta terminato il progetto e terminato di montare il tutto?
    Su un elettronica valvole, stato solido sai che ti devi trovare certi valori con determinate tolleranze ma sul diffusore cosa ci metti per verificare?
    Capisci Fabio e li che mi fermo, perche' tutti coloro che progettano diffusori lavorano con microfoni, l'alternativa quale sarebbe?

    Fra

    come faccio a dire se i parametri in sede di progetto sono stati rispettati?
    Cosa uso per verificare questo?
    Come faccio a capire se i due diffusori rientrano nelle tolleranze che ho stabilito in fase di progetto e tra di loro soprattutto.


    Fra
     
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  12. TGOF
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    CITAZIONE (il Puma @ 29/8/2014, 22:19) 
    CITAZIONE (TGOF @ 29/8/2014, 22:09) 
    Poi ditemi se chi vi prospetta certe misure non è un fattucchiere, un truffatore.

    La misura della risposta in frequenza di un diffusore, spacciata come dato prestazionale (ovvero indicatore di qualità di riproduzione musicale) è una TRUFFA.

    PUNTO!

    Le ENUNCIAZIONI vanno argomentate, spiegate, fatte comprendere.
    Sennò poi arriva un "signorqualunque" e, giustamente, sentenzia che stai dicendo cazzate...
    Aiutaci a capire il senso di questa tua enunciazione, Fabio...

    Non è così.
    Diciamo che è l'esatto contrario.
    Colui che pubblica una misura di un diffusore, e la spaccia come dato prestazionale per quel concerne la riproduzione musicale, dovrebbe dimostrare che quel che dice è vero.

    Altrimenti son vere tutte le affermazioni di maghi e fattucchieri...finchè io non dimostro il contrario.

    By the way, voglio esser buono:

    Non puoi misurare un diffusore (che poi non è la misura di un diffusore, bensì di un sistema "sterio", compreso l'ambiente) perchè nella teoria dei sistemi esso è catalogato come tempo variante. E stiamo parlando di realtà scientifica.

    Perchè se mettiamo nel sistema l'uomo (cosa dovuta, dato che è l'utente finale), il sistema mi diventa addirittura "dinamico complesso".

    Vedi un po' se la scienza attuale ti dice che che puoi misusare alcunchè per spacciarlo come prestazione qualitativa.


    Puoi tu forse rappresentare un campo sonoro in modo esaustivo? (e stiamo parlando sempre di realtà scientifica, fisica)
    Che fai? Misuri il tutto ad un metro (perchè)?
    A 10 metri?
    Riesci forse, col microfonino, a misurare negli infiniti punti dello spazio dell'ambiente, per poi creare una descrizione esaustiva, completa?
    Quale ambiente? Quello d'ascolto? il tuo? quello di moroni? la camera anecoica? pensi che l'anecoica sia "neutra" per l'uomo?
    Non è forse uno degli infiniti ambienti precepibili e riconoscibili (dopo opportuna "esperienza", anche nuova)?

    Cosa vai a rappresentare?
    è vero quel che si è detto, cioè che il "dominio della frequenza non esiste, essendo solo la rappresentazione grafica dell'integrazione di un andamento di livelli nel tempo"?

    E allora?
     
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    Dueffe, 'sta roba l'hai fatta tu?

     
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    Ok, ma la RF di un altoparlante, qualcosa vuol pur significare.
    Di recente, mi è capitato di "leggere" l'RF di 2 tweeter: ScanSpeak Revelator e Morel Supremo. Ci sono differenze alle misure e sono differenze perfettamente udibili, con il primo più esteso "in alto" e il secondo più esteso "in basso".
    Tutto perfettamente correlabile all'ascolto dei 2 singoli componenti.
     
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  15. Francesco.Sandri
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    Molla la risposta in frequenza perche' credo che la cosa sia piu' complessa Puma.
    Fabio sta parlando di altro, inserisce la persona come facente parte del sistema.
    Di fatto l'elettroacustica (classica?) non inserisce l'uomo ma si avvale di un insieme di misure e strumentazione per svincolare da colui che poi va ad ascoltare nell'ambiente la riproduzione dell'evento musicale.

    Fra
     
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