AudioVideoHiFi

EDITORIALE~DENUNCIA: prezzi assurdi, ricarichi spropositati dell'HiEnd e l'assenso dei recensori

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    Puó sembrare un titolo qualunquista o generalista quello di questo Editoriale, ma in realtá é la presa d'atto di un di dato inopinabile e indiscutibile: in ambito HiFi, con l'alibi del piú luccicante nome di HiEnd, vengono presentate FIAT PANDA disegnate e confezionate in modo furbo e fatte passare per FERRARI F1 con tanto di prezzo stabilito a tavolino in accordo tra produttore e dustributore (in modo da ricavare margine esagerato per entrambi).
    Il punto di partenza di tutto questo é la convinzione che l'utente finale (danaroso o aspirante tale) si faccia influenzare dal fatto che non potendo risalire al valore intrinseco dell'oggetto, prenda per buono IL PREZZO DI PURA FANTASIA IDEATO DA PRODUTTORI+DISTRIBUTORI come fosse "la bussola" di riferimento e di posizionamento nel mercato, per determinarne IL VALORE REALE.
    Allora, diciamolo chiaramente: AudioVideoHiFi e il suo Admin si contrappongono da sempre all'equazione VALORE = PREZZO, proponendo invece che il prezzo debba essere sempre e comunque CORRELATO AL VALORE REALE dell'oggetto acquistato.
    In soldoni: pagare una fetta di prosciutto 1000€ con la scusa che é un prosciutto LIMITED EDITION realizzato solo il 10 di ogni mese e stagionato solo nelle notti di luna piena da artigiani che accudiscono l'allevamento dei maiali in cascine di proprietá, NON É E NON PUÒ ESSERE UN MOTIVO PER PRENDERE IN GIRO L'ACQUIRENTE.
    Pertanto SERVONO INFORMAZIONI e libera circolazione delle stesse affinché CHIUNQUE possa arrivare a determinare il reale valore di un oggetto.
    Se si sa che quel prosciutto é frutto di una semplice lavorazione dei classici maiali di allevamento, il costo non potrá superare i 35~40€ al kilo, altrimenti é PRESA IN GIRO, CIRCONVEZIONE D'INCAPACE E GESTIONE TRUFFALDINA NELLA DETERMINAZIONE DEL PREZZO DI UN OGGETTO.
    In ambito hifi, un lettore digitale anziché un amplificatore anziché un dac NON PUÒ E NON DEVE COSTARE CIFRE A 4 ZERI in quanto non esiste alcuna possibilitá che il valore reale alla fonte sia correlabile ad un prezzo al pubblico x 1000 o x 2000 (come capita spesso in ambito "cavi hi-end" o in amplificatori/sorgenti/diffusori che hanno un costo alla fonte estremamente basso).
    AudioVideoHiFi dice
    basta alle prese in giro!

    Il mercato dei produttori+distributori SERI deve denunciare produttori+ distributori FURBETTI che, una volta smascherati e boicottati dagli appassionati, moriranno da soli.

    AAEAAQAAAAAAAAZgAAAAJDM4YmJkNTg5LTBmOGItNGE0My1hYjcyLTZhMmVlNzAxMTJiOQ

    Edited by il Puma - 8/1/2017, 23:22
     
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    Basta OSCURANTISMO e se 30 persone (perché di questo stiamo parlando!) hanno paura di perdere IL LORO PRIVILEGIO garantito dall'orticello della propria rivista di riferimento...
    Vaffanculo RIVISTE!
    Vaffanculo DISTRIBUTORI!
    Vaffanculo HIEND!

    Si noti poi che "i nomi" che circolano in ambito HiFi sono semore gli stessi DA ALMENO 30 ANNI: l'ideale sarebbe AZZERARE TUTTO IL SISTEMA RIVISTE/RECENSORI/DISTRIBUTORI per lasciare spazio a PRODUTTORI SERI E ONESTI e creare le condizioni per far nascere RIVISTE HIFI CRITICHE ED ONESTE a basso costo e a diffusione globale (web magazine).
    Riviste che operino come GUIDE e recensori che non si vergognino a SPUTTANARE i prodotti fuffa dai prezzi truffa.
    New era insomma.
    Questo é quello che chiedono gli appassionati con i quali si é schierato da sempre il sottoscritto e AudioVideoHiFi.

    il Puma
     
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    Aggiungo:
    chi sostiene che il prezzo da pagare per un oggetto é determinato dal fatto che se esistono persone disposte a pagare quella cifra per possedere qull'oggetto va bene così
    mentono sapendo di mentire.
    Se Nordost prezza un cavo 93.000€ va BOICOTTATO e il recensore onesto che scrive su riviste oneste HA IL DOVERE DI DENUNCIARE IL PREZZO VERGOGNOSAMENTE GONFIATO, magari dimostrando anche che il "valore reale di quell'oggetto" in origine non può MAI superare i 93€.
    Così la factory NORDOST avrá la sua giusta "brand reputation".
    Ecco perché dico che "i bebbi, le cicogne e quel manipolo di una decina di nomi SEMPRE GLI STESSI DA 30 ANNI" devono smetterla di incensare "i pezzi di ferro" e i produttori/distributori che li prezzano come se fossero ORO E DIAMANTI.
    Meglio sarebbe si prendessero un periodo sabbatico di vacanze oer lasciare il posto a NUOVE LEVE, magari scafati e per nulla timorosi a denunciare le storture di un mercato MALATO in profonditá.
    Ne trarrebbero giovamento:
    1 > gli appassionati TUTTI
    2 > le riviste TUTTE (che recuperebbero la credibilitá perduta)
    3> i produttori e distributori SERI.
     
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    Ci perderebbero:
    una trentina di nomi SEMPRE I SOLITI che vivono di RENDITA DI POSIZIONE E PRIVILEGI ACQUISITI sulle spalle degli acquirenti "beffati" dai loro PUBBLIREDAZIONALI regalati agli inserzionisti in cambio di pubblicitá tabellare o - peggio - favori/regali personali.
     
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    Qualcuno sbotterá o penserá:
    ma icché ci ha ippuma in quest'inizio dì dumila17?
    E io ve lo spiego icché ciò:
    ho una passione smisurata/viscerale per l'hifi e sono incazzato a leggere lle recensioni (parola grande...) di coloro che professano altrettanta passione ma che in realtá SONO SOLTANTO APPASSIONATI DI DENARO, DI VISIBILITÁ E DI POTERE.
    E per l'appunto sono una decina di nomi e sono quelli che da 30 anni si sono AUTOPROMOSSI recensori audio.
    Ecco, dopo 30 anni e dopo aver saputo PRIMA costruire e POI distruggere questo mondo, é l'ora che si facciano da parte, che vadano in pensione anticipata e che usino la loro INNATA SPOCCHIA per altre passioni o professioni.
    Chiedo troppo?
    Se fossi soltanto io a chiederlo, sarebbe lecito pensarlo.
    Ma siccome LO CHIEDONO TUTTI GLI APPASSIONATI che da almeno 10 anni hanno smesso di comprare riviste hifi, la mia richiesta é IL MINIMO SINDACALE.
     
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    Precisazione per i fan di altro forum:
    non ho battuto la testa, ho sempre scritto e pensato DA ANNI quel che ho ribadito in questo primo Editoriale del 2017.
    É cambiato soltanto che, avendo conosciuto personalmente sti personaggi al Milano HiFidelity, ho capito molte cose.
    Per quanto riguarda "l'altro" forum, non ho MAI NEGATO punti di vista coincidenti con il lacustre (da me ospitato e RIospitato più volte qui) ma si dá il caso che lì ci sono limiti caratteriali pesanti della persona (problemi psicologici docet), interessi di bottega e vision di progetti acustici SBAGLIATI.***
    Roy Allison, giusto per fare un esempio, era un grande fan dei diffusori a torre, che infatti progettava attenuando l'emissione a cavallo dei fatidici 100 Hertz, per permettere alla gamma bassa di emettere IN AMBIENTE in modo corretto, avendo scoperto l'acqua calda (il rinforzo dei bassi avvicinando le casse agli angoli di una stanza) e il modo per PREDIRE l'emissione in ambiente.
    Peccato per lui che le casse agli angoli mandino a benedIre la ricostruzione stereo della TRIDIMENSIONALITÁ DEL SOUNDSTAGE E DEL SOUNDSTAGE STESSO!

    *** con sola esperienza di impianti che suonino FOOOOOORTE per discoteche, palazzetti, aule, convegni.
    Come esperienza di impianti casalinghi vale meno di un AUTOCOSTRUTTORE ALLE PRIME ARMI, non a caso non é mai entrato nel settore e si é dato ad altro (perizie di rumore prima, tante chiacchiere dopo). Se era tanto bravo quanto si loda apriva la sua Factory artigianale e sbaragliava il mercato (o comunque si guadagnava la sua fetta di mercato/il suo target di clienti). Invece il genio si é dato alle PERIZIE DI RUMORE (prima) e alle chiacchiere da forum (dopo), criticando tutto e tutti SENZA MAI ESSERSI MISURATO SUL MERCATO.
    Anche lui come Grillo: SANNO TUTTI ESSER FROCI COL CULO DEGLI ALTRI.

    Edited by il Puma - 9/1/2017, 08:28
     
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  7. varum
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    Caro Puma ,
    a parziale conforto della Categorie Riviste - Giornalisti (almeno quelli veri, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio) vorrei segnalare che in questi giorni d pausa forzata causa avverse condizioni metereologiche, ho avuto modo di sfogliare in tutta calma l'ultimo numero della rivista americana Stereophile (Febbraio 2017) dove mi è capitato di leggere una solenne stroncatura di un apparecchio.
    Si tratta del CD Player - D/A Processor EAR Acute Classic.
    Non é la prima volta che Stereophile strapazza un oggetto HIGH END ed é per questo che é l'unica riviste che leggo e che PAGO in abbonamento da svariati anni.
    Aspettiamo al varco la recensione dello stesso prodotto da parte uno della sterminata pletora di ESPERTONI SAPIENTONI ASCOLTONI ACCATTONI che girano sui forum italici.
    Un saluto
    Antonio
     
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    Grazie Antonio della segnalazione.
    E comunque é L'APPROCCIO che io critico aldilá dei singoli casi e delle singole recensioni.
    L'unico magazine che CRITICAVA IN MODO INTELLIGENTE e senza estremismi (e con un "reference" a confronto) gli oggetti audio o video che testava, era AF DIGITALE.... poi morto in versione cartacea e rinato da qualche mese in versione web.
    Cosa servirebbe però?
    Servirebbero TEST A CONFRONTO o singole recensioni realizzate con ESTREMO SPIRITO CRITICO, senza minimamente pensare all'amicizia o al contratto pubblicitario esistente con il distributore o con il produttore del'oggetto del test.
    A OGGI UTOPIA IRREALIZZABILE E INFATTI HANNO PERSO DI CREDIBILITÁ:
    1/riviste
    2/recensori
    3/editori
    E se perdi credibilitá, CALI A PICCO DI APPEAL E DI LETTURE.
    E questo é UN FATTO INCONTROVERTIBILE, non iniziamo a nascondetci dietro l'allibi della crisi.
    Crisi=cambiamento.
    Cambiamenti NON PERVENUTI da nessuna delle riviste in edicola = appeal e vendite con numeri ridicoli (con molte edicole che a fatica hanno 1 o 2 copie, quando ce l'hanno...)
     
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    Cosa servirebbe allora?

    Faccio un esempio?

    Servirebbe CONFRONTARE un lettore digitale da 900€ a confronto con quello da 9000€ e con quello da 90000€, realizzando con ripresa professionale dei FILE AUDIO HR dei 3 cdplayer che riproducono alcuni brani preselezionati.
    Aggiungendo POI che non é un fesso chi spende 90.000€ per avere SOSTANZIALMENTE la stessa qualitá di riproduzione, a parte alcuni dettagli VOLUTAMENTE DIFFERENTI E LONTANI DALLA NEUTRALITÁ ESPRESSA DAL LETTORE DA 900€.
    É un fesso chi crede di spendere 900€ ed avere un oggetto che li vale tutti! Perché la realtá é che un lettore cd, con tutte le diavolerie e tutti i chip più costosi al mondo non arriva MAI come costo all'origine oltre qualche centinaio di €. In quello da 900 ovviamente sará tutto teso al risparmio (costo all'origine 90€), mentre in quello da 9.000 si salira fin oltre i 300 e in quello da 90.000 si sfioreranno i 900€.
     
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    SERVIREBBE un magazine Audio/Video in versione web multimediale con introiti pubblicitari INDIPENDENTI cioé derivanti non necessariamente da MPI, Audiogamma, Natali, etc.
    Scommettiamo che cambierebbe pure l'atteggiamento e l'interesse dei lettori verso un magazine del genere?
    Scommettiamo che tutto ad un tratto - come per magia - la crisi sarebbe soltanto appannaggio di marchi e distributori di fuffa?
    Scommettiamo che nascerebbe una NEW ERA rigogliosa e vitale di GIOVANI e VECCHI e DONNE che si ritrovano APPASSIONATI DI HIFI AUDIO&VIDEO?
     
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    Discorso ancora valida per il 2018.
    Io e un paio di valenti giovani amici PROVEREMO A ROMPERE LE REGOLE (e spezzare il sistema) della FUFFA confezionata recensita e venduta a peso d'oro. Faremo quello che non ha MAI FATTO NESSUNO PRIMA: metteremo a confronto DAVIDE E GOLIA, il megalussureggiante apparecchio da DECINE DI MIGLIAIA DI EURO con quello da poche centinaia. In maniera anonima ci presenteremo in negozi/fiere/mostre e confronteremo il suono della nostra SORGENTE SEGRETA PORTATILE da 300€ con LE SORGENTI PIÙ COSTOSE presentate nei vari demo.
    Ci divertiremo, vedrete!!!!!!!!
     
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10 replies since 7/1/2017, 15:17   445 views
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