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Differenze INTRINSECHE tra altoparlanti di differente diametro

+ Le misure sono PERDENTI di fronte a The Human Xperience

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  1. unatantum
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    CITAZIONE (menestrello @ 26/9/2016, 14:23) 
    CITAZIONE (F.Calabrese @ 26/9/2016, 13:21) 
    Il woofer più economico e peggiore in termini di efficienza, potenza e distorsione è il migliore in termini di riduzione delle back-EMF.
    Questo spiega il successo di diffusori a sospensione pneumatica altrimenti miserandi.

    Ti mancava questo "tassello" che rimette in discussione i grossi vantaggi dei woofers ad alta efficienza specie per utilizzi hi-fi domestici.


    CITAZIONE (F.Calabrese @ 26/9/2016, 13:21) 
    Naturalmente la soluzione intelligente è un'altra, ma non mi sembra questo il luogo adatto per discuterla, se i "tecnici" hanno troppa paura di postare.

    ...invece del solito caffè hai bevuto vino?
    Se io fossi al posto del puma concellerei innanzitutto il tuo avatar!

    SuperQuote! Se non fosse che quell'avatar è un suo selfie fatto dopo il quarto cartone di tavernello.
     
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  2. SM63
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    CITAZIONE (F.Calabrese @ 26/9/2016, 13:21) 
    CITAZIONE (SM63 @ 26/9/2016, 11:40) 
    ...
    Precisiamo ...vogliamo parlare di altoparlanti a bassa media efficenza ...oppure alta efficenza .....anche in questo caso il risultato non è scontato ....ne a favore dell'uno o dell'altro ...per entrambi vedo solo preggi e difetti ...


    Chiedo al sig FC ..secondo lui quale woofer soffre di piu la Back emf ...in generale senza entrare nello specifico ...uno pro oppure uno Home ?....uno con massa piccola o grande? ...un con diametro piccolo o grande ? uno con Bxl basso o alto ? uno xmax di qualche mm oppure di qualche cm ....

    Il woofer più economico e peggiore in termini di efficienza, potenza e distorsione è il migliore in termini di riduzione delle back-EMF.

    Questo spiega il successo di diffusori a sospensione pneumatica altrimenti miserandi.

    Naturalmente la soluzione intelligente è un'altra, ma non mi sembra questo il luogo adatto per discuterla, se i "tecnici" hanno troppa paura di postare.

    Saluti
    F.C.

    P.S.: Ho risposto a domanda.

    Benissimo ....

    Se le soluzioni intelligenti sono come quelle patacche tipo lavatrice ...fai bene a non discutere ....
     
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  3. arrayforever
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    CITAZIONE (il Puma @ 26/9/2016, 08:44) 
    CITAZIONE
    Dunque il tuo ragionamento funzionerebbe -se funzionasse- solo per un ristretto intervallo di frequenze (pochi hertz) intorno alla frequenza di risonanza, NEI DIFFUSORI A RADIAZIONE DIRETTA

    Credo sia il principio di funzionamento sul quale Alessandro ha realizzato il suo SuperArray....

    Magari ce lo confermerà proprio lui.

    Grazie per l'interesse che hai espresso.

    Il movimento del corpo mobile di un magnetodinamico non potrà mai seguire alla perfezione il segnale dell'amplificatore. E questa non è una mia teoria.
    E' una realtà, e chi non è d'accordo è un illuso.
    Le teorie vengono ora, cercando di capire come, in che modo gli effetti di questa realtà possono essere attenuati.

    La meccanica dell'AP è governata dall'inerzia e dalla forza elastica.
    L'interazione tra forza d'inerzia e forza elastica produce risultati dinamici che cambiano con la frequenza dell'oscillazione. La frequenza di risonanza definisce l'intorno dove la capacità di seguire il segnale elettrico viene intrinsecamente massimizzata.

    L'inerzia è una proprietà che si manifesta tramite l'opposizione di una forza contraria a quella (in questo caso elettromotrice) utile a cambiare la velocità del corpo mobile.
    Tale forza tende a zero per masse e accelerazioni (quindi frequenze) tendenti a zero.

    La forza elastica è quasi proporzionale all'ampiezza del segnale e tende a zero per movimenti di ampiezza tendenti a zero, cioè in posizione di riposo, quando il sistema non emette suono.

    Un altoparlante che non oppone nessuna forza a quella elettromotrice sarebbe capace di seguire perfettamente il segnale “in tutti i suoi meandri” ma dovrebbe avere zero massa mobile e zero forza elastica nelle sospensioni.
    Un altoparlante così vedrebbe il proprio data sheet crollare come un castello di carte.
    Ma le fate non esistono e nella realtà l'altoparlante è perfettamente coerente solo in posizione di perenne riposo, cioè nel silenzio.
    Più ci si allontana da tale condizione, più aumenta l'incoerenza tra il movimento del corpo mobile e il segnale elettrico.
    La soluzione a tale problema è, a mio avviso, il regime quasi statico.

    Qualcuno lo cerca con il caricamento frontale e i più bravi lo trovano pure.
    Ma è comunque un compromesso. Il peso acustico del caricamento tende a deformare la membrana, che pertanto richiede necessariamente più rigidità, di conseguenza più peso e più inerzia... oltre all'insorgere di problemi di diversa natura.
    Poi ci sono i grandi sistemi planari, che risultano abbastanza efficaci ai bassissimi livelli di pressione sonora (anche se non a tutte le frequenze), ma pongono problemi di pilotaggio e di accoppiamento, mancano di dinamica, e non fanno nulla per ridurre l'intermodulazione.
    Personalmente ho scelto il semplice magnetodinamico a radiazione diretta.

    Supponiamo di voler esaminare due woofer di differente diametro, come da titolo del 3D, a parità di pressione sonora e per lo stesso intervallo di frequenze, diciamo tra 500 e 1000 Hz.
    Il cono più piccolo sarà agevolato dalla minor massa mobile, quello più grande invece sarà agevolato da movimenti di minor ampiezza;
    “piccole masse in grande movimento” Vs “piccoli movimenti di grandi masse”.
    E' comunque un compromesso.
    Come fare per arrivare a piccoli movimenti di piccole masse?
    Per esempio ascoltando dei piccolissimi bookshelf ad un volume incredibilmente basso...
    Oppure riducendo all'estremo il lavoro di ciascun trasduttore, frazionandolo verticalmente e orizzontalmente, cioè dividendolo in tante vie (nel mio caso 8) in modo da limitare anche l'intermodulazione, e suddividendo ogni via in tanti altoparlanti (nel mio caso 16).
    Ogni altoparlante si troverà a svolgere solamente 1/16 del lavoro, e per una porzione ristrettissima di banda, ottenendo così un regime quasi statico.
    Poi, con una tale risorsa, si potrà anche valutare ed eventualmente scegliere di farlo tornare a vibrare spostando più in basso il suo range di frequenze, aggirando di fatto quella legge che lega l'emissione delle basse frequenze al movimento di grandi masse.
    Una soluzione che richiede certamente un grande impegno, ma che è capace di allungare la coperta di un magnetodinamico quanto basta ad esempio, per riuscire ad ascoltare la trasparenza di 32 cupole da un pollice con fs a circa 1KHz, nella gamma 450-1200 Hz.
    In altre parole, la meccanica di un “0,3 grammi” là dove normalmente si ascolta quella di un cono dieci o venti volte più pesante.
    Oppure, nella gamma 70-160 Hz, una coppia di array di 16 coni da 4”, che complessivamente superano la superficie emissiva di un 15”, ma hanno la capacità di coerenza con il segnale tipica di un 3,8 grammi.
     
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    Tutto chiaro Alessandro, OTTIMA DELUCIDAZIONE tecnica del "dietro le quinte" del tuo progetto.
    Però io mi permetto di farti notare una cosina: con la ricerca di altoparlanti DI QUALITÀ e con l'impiego di 3 vie in volumi specifici chiusi (in auto) o in bookshelf 2 vie caricato in bass reflex (in casa) ho ottenuto RISULTATI SONORI STRA-ORDINARI curando cablaggio+amplificazione+sorgente+ ABBINAMENTO & INTERAZIONE TRA I VARI COMPONENTI.
    Sarò un mago?
     
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  5. arrayforever
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    hai mai provato ad ascoltarci "il magnificat" di bach, o "l'uccello di fuoco" di Stravinski, o "i pini di Roma" di Respighi?
     
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  6. SM63
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    CITAZIONE (arrayforever @ 26/9/2016, 17:14) 
    CITAZIONE (il Puma @ 26/9/2016, 08:44) 
    Credo sia il principio di funzionamento sul quale Alessandro ha realizzato il suo SuperArray....

    Magari ce lo confermerà proprio lui.

    Grazie per l'interesse che hai espresso.

    Il movimento del corpo mobile di un magnetodinamico non potrà mai seguire alla perfezione il segnale dell'amplificatore. E questa non è una mia teoria.
    E' una realtà, e chi non è d'accordo è un illuso.
    Le teorie vengono ora, cercando di capire come, in che modo gli effetti di questa realtà possono essere attenuati.

    La meccanica dell'AP è governata dall'inerzia e dalla forza elastica.
    L'interazione tra forza d'inerzia e forza elastica produce risultati dinamici che cambiano con la frequenza dell'oscillazione. La frequenza di risonanza definisce l'intorno dove la capacità di seguire il segnale elettrico viene intrinsecamente massimizzata.

    L'inerzia è una proprietà che si manifesta tramite l'opposizione di una forza contraria a quella (in questo caso elettromotrice) utile a cambiare la velocità del corpo mobile.
    Tale forza tende a zero per masse e accelerazioni (quindi frequenze) tendenti a zero.

    La forza elastica è quasi proporzionale all'ampiezza del segnale e tende a zero per movimenti di ampiezza tendenti a zero, cioè in posizione di riposo, quando il sistema non emette suono.

    Un altoparlante che non oppone nessuna forza a quella elettromotrice sarebbe capace di seguire perfettamente il segnale “in tutti i suoi meandri” ma dovrebbe avere zero massa mobile e zero forza elastica nelle sospensioni.
    Un altoparlante così vedrebbe il proprio data sheet crollare come un castello di carte.
    Ma le fate non esistono e nella realtà l'altoparlante è perfettamente coerente solo in posizione di perenne riposo, cioè nel silenzio.
    Più ci si allontana da tale condizione, più aumenta l'incoerenza tra il movimento del corpo mobile e il segnale elettrico.
    La soluzione a tale problema è, a mio avviso, il regime quasi statico.

    Qualcuno lo cerca con il caricamento frontale e i più bravi lo trovano pure.
    Ma è comunque un compromesso. Il peso acustico del caricamento tende a deformare la membrana, che pertanto richiede necessariamente più rigidità, di conseguenza più peso e più inerzia... oltre all'insorgere di problemi di diversa natura.
    Poi ci sono i grandi sistemi planari, che risultano abbastanza efficaci ai bassissimi livelli di pressione sonora (anche se non a tutte le frequenze), ma pongono problemi di pilotaggio e di accoppiamento, mancano di dinamica, e non fanno nulla per ridurre l'intermodulazione.
    Personalmente ho scelto il semplice magnetodinamico a radiazione diretta.

    Supponiamo di voler esaminare due woofer di differente diametro, come da titolo del 3D, a parità di pressione sonora e per lo stesso intervallo di frequenze, diciamo tra 500 e 1000 Hz.
    Il cono più piccolo sarà agevolato dalla minor massa mobile, quello più grande invece sarà agevolato da movimenti di minor ampiezza;
    “piccole masse in grande movimento” Vs “piccoli movimenti di grandi masse”.
    E' comunque un compromesso.
    Come fare per arrivare a piccoli movimenti di piccole masse?
    Per esempio ascoltando dei piccolissimi bookshelf ad un volume incredibilmente basso...
    Oppure riducendo all'estremo il lavoro di ciascun trasduttore, frazionandolo verticalmente e orizzontalmente, cioè dividendolo in tante vie (nel mio caso 8) in modo da limitare anche l'intermodulazione, e suddividendo ogni via in tanti altoparlanti (nel mio caso 16).
    Ogni altoparlante si troverà a svolgere solamente 1/16 del lavoro, e per una porzione ristrettissima di banda, ottenendo così un regime quasi statico.
    Poi, con una tale risorsa, si potrà anche valutare ed eventualmente scegliere di farlo tornare a vibrare spostando più in basso il suo range di frequenze, aggirando di fatto quella legge che lega l'emissione delle basse frequenze al movimento di grandi masse.
    Una soluzione che richiede certamente un grande impegno, ma che è capace di allungare la coperta di un magnetodinamico quanto basta ad esempio, per riuscire ad ascoltare la trasparenza di 32 cupole da un pollice con fs a circa 1KHz, nella gamma 450-1200 Hz.
    In altre parole, la meccanica di un “0,3 grammi” là dove normalmente si ascolta quella di un cono dieci o venti volte più pesante.
    Oppure, nella gamma 70-160 Hz, una coppia di array di 16 coni da 4”, che complessivamente superano la superficie emissiva di un 15”, ma hanno la capacità di coerenza con il segnale tipica di un 3,8 grammi.

    Complimenti ....questa è una soluzione convincente ...ritieni ci sia qualche limite per la via piu' alta oltre i 10 KHz ..considerando la distanza media 3-4 mt dal punto d'ascolto
     
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  7. arrayforever
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    Immagino ti riferisca al comb filtering
    A partire dai 7kHz utilizzo una coppia di array di 16 visaton dtw72, con centri d'emissione ogni 74mm.
    Il filtro a pettine non è minimamente avvertibile.
     
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    CITAZIONE (arrayforever @ 26/9/2016, 18:44) 
    hai mai provato ad ascoltarci "il magnificat" di bach, o "l'uccello di fuoco" di Stravinski, o "i pini di Roma" di Respighi?

    No non amo la sinfonica.
    Solo musica da camera o jazz soft o acoustic pop & rock, A CASA.
    In auto mi sbizzarrisco con disco 70/80 e dance+electropop di qualità.
     
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  9. SM63
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    CITAZIONE (arrayforever @ 26/9/2016, 19:47) 
    Immagino ti riferisca al comb filtering
    A partire dai 7kHz utilizzo una coppia di array di 16 visaton dtw72, con centri d'emissione ogni 74mm.
    Il filtro a pettine non è minimamente avvertibile.

    Esattamente .... 74mm tra centri d'emissione sono troppi per un array in gamma alta altissima ...secondo me si puo fare meglio ...
     
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  10. arrayforever
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    È molto probabile che non ami la sinfonica perché non hai un impianto adatto alla sua riproduzione.
    Anni fa avevo la sensazione di non essere tagliato per la classica. Iniziavo l'ascolto, poi abbassavo il volume, poi l'abbassavo ancora, poi cambiavo genere... Per poi tornare a riprovarci dopo mesi.
    Ma quando ci arrivi, non torni più indietro.
     
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  11. arrayforever
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    CITAZIONE (SM63 @ 26/9/2016, 20:38) 
    Esattamente .... 74mm tra centri d'emissione sono troppi per un array in gamma alta altissima ...secondo me si puo fare meglio ...

    Questo è quello che impone la matematica.
    La pratica è diversa.
    Se hai in mente di realizzare un array in alto non lasciarti condizionare da questo parametro.
    In alto è ancora (soprattutto) l'inerzia a dettare legge
     
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  12. TRICS
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    Se la logica non è un opinione il concetto di arrayforever è sicuramente interessante....l ascolto finale sarà il giudizio di tutta questa logica !!!!! Chi osa,chi rischia chi ha un idea da visionario chi con umiltà espone i suoi perché da parte mia ha tutto il rispetto di questo universo
    complimenti!!!!
     
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  13. SM63
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    CITAZIONE (arrayforever @ 26/9/2016, 20:39) 
    È molto probabile che non ami la sinfonica perché non hai un impianto adatto alla sua riproduzione.
    Anni fa avevo la sensazione di non essere tagliato per la classica. Iniziavo l'ascolto, poi abbassavo il volume, poi l'abbassavo ancora, poi cambiavo genere... Per poi tornare a riprovarci dopo mesi.
    Ma quando ci arrivi, non torni più indietro.

    Condivido pienamente ....
     
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    appassionato di lungo corso

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    CITAZIONE (arrayforever @ 26/9/2016, 20:39) 
    È molto probabile che non ami la sinfonica perché non hai un impianto adatto alla sua riproduzione.
    Anni fa avevo la sensazione di non essere tagliato per la classica. Iniziavo l'ascolto, poi abbassavo il volume, poi l'abbassavo ancora, poi cambiavo genere... Per poi tornare a riprovarci dopo mesi.
    Ma quando ci arrivi, non torni più indietro.

    :woot: No, non é per questo (non é il mio caso), anche se tu stai dicendo una cosa BASILARE per l'HiFi e che vale come PRINCIPIO MAXIMO: innalzare il livello di fedeltá del proprio impianto audio, permette di aumentarne a dismisura la sua godibilità.
    Che a sua volta, permette di imparare ad apprezzare MUSICA in senso lato.
     
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  15. menestrello
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    CITAZIONE (TRICS @ 27/9/2016, 08:00) 
    Se la logica non è un opinione il concetto di arrayforever è sicuramente interessante....l ascolto finale sarà il giudizio di tutta questa logica !!!!! Chi osa,chi rischia chi ha un idea da visionario chi con umiltà espone i suoi perché da parte mia ha tutto il rispetto di questo universo
    complimenti!!!!

    Ricordo con una certa nostalgia gli anni '80( anni in cui lo sviluppo della'hi-fi domestica ha avuto maggior interesse ) quando la Infinity proponeva le belle IRS che si basavano sulla disposizione verticale dei trasduttori,in modo particolare spiccavano per qualità gli EMIN ed EMIT con magneti al samario-cobalto.
    Il loro costo era certamente molto alto ,quindi alla portata di pochissimi audiofili ;la rifinitura e l'estetica dei mobili conferiva all'insieme una bellezza fuori dal comune.
    La soluzione di arrayforever è senz'altro degna di interesse in quanto le sue scelte progettuali sono finalizzate alla riduzione di molte delle problematiche che affliggono ogni genere di altoparlante dinamico.
    Resta da chiarire quanto in realtà la stessa disposizione verticale ,specie delle vie superiori,possa penalizzare la "dimensione" verticale dell'evento da ricostruire: es voci e vari strumenti la cui esatta collocazione è a ca 1-1,5 metri da terra!
    Probabilmente la posizione di ascolto,in questo contesto, gioca un molto ruolo determinante : se aumenta la distanza di ascolto dovrebbe ridursi la distorsione della dimensione in altezza .
    Per il resto sarebbero certamente da ascoltare.
     
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88 replies since 25/9/2016, 10:22   2336 views
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