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Sperimentare coi cavi senza far misure.

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  1. ianoin
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    Perchè pur essendo la strada maestra non sempre quella porta direttamente al risultato.
    Per le strade traverse bisogna orientarsi coi propri sensi,posto che uno se ne fidi.
    Non sono infallibili,ma si possono allenare.
    Personalmente diffido dei dotati per natura,che per ciò tendono a riposare sugli allori.
    Al di là del perchè uno abbia scelto certe strade traverse,laddove una buona dose di incapacità tecnica ha certamente il suo luogo,si rischia di entrare in un mondo meravifglioso.
    Che poi non è altro che il vecchio caro mondo "before the science",per dirla alla Brian Eno,ma pur sempre rivisto con gli occhi di un uomo moderno,volente o nolente immerso nella nuova cultura scientifica.
    Perchè il meccanismo da usare comunque è quello del metodo scientifico,monco delle misure, e quindi anche della condivisibilità che queste comportano.
    Una moncatura inaccettabile se vista con gli occhi di un tecnico,ma altrettanto inacettabile è vivere la vita di tutti i giorni,e in prticolare quando pratichiamo le nostre passioni,laddove rifiutiassimo di vivere il nostro tempo in pieno,laddove non si può fare ameno di respirare la cultura scientifica come cosa del tutto umana.
    Usare il metodo scientifico significa usare la matematica,prima ancora che le misure.
    Se uso i sensi come succedanei degli strumenti,e quindi uso la matematica,posso sperare di andare da qualche parte.
    Se uso le misure,ma non mastico la matematica,allora non vado da nessuna parte.
    Matematica non significa comprendere una formula tratta da un manuale e saperla quindi usare.Questo è ciò che può bastare ad un tecnico.
    Usare la matematica significa fare un uso creativo dei propri neuroni,con relativa adrenalina annessa.
    il vero scoglio della matematica sono i suoi simboli.
    Simboli impostici da altri e che noi dobbiamo faticare a decifrare.
    Ma quando crei matematica te ne accorgi perchè ti trovi ad inventare i tuoi simboli.
    sperimentare coi cavi per me non è nulla di molto diverso che inventarmi la mia matematica.
    Non dico che sia una matematica nuova.
    Dico che io ho molta difficoltà e non sono il solo,a capire la matematica.
    Faccio prima a reinventarla che a capirla.
    In un percorso di ricerca matematica,che piaccia o no,la valutazione estetica ha un gran peso.
    Perchè non è che sia chiaro capire quale percorso sia quello giusto,e così si và un pò a sentimento.
    Ti metti lì con carta e penna e scarabocchi simboli,possibilmente i tuoi,e ti metti a fare valutazioni estetiche.
    E stai usando carta,matita e occhi.
    Se a quegli scarabocchi,in base ad un criterio di comodo,riesci a far corrispondere una geometria di cavo,allora puoi aggiungere le orecchie,se ti piace.

    Di sicuro adesso ne sò molto di più di matematica che di cavi,con certezza.

    E la filosofia cosa c'entra?
    E' solo una scoria.
    E' la prova che i neuroni stanno lavorando.

    Infine una prece pro matematica.
    Credetemi,la matematica è una cosa intimamente nostra.
    Necessita di noiosi e ostici simboli non nostri,quando vogliamo esplicitarla.
    Ma anche nostri se vogliamo.
    Pensate al fatto che il vero progresso nella matematica consiste nell'azzeccare i simboli giusti.
    Una questione di pura forma.O di estetica,se volete.
    Per questo motivo Fibonacci è considerato uno dei più grandi matematici.
    Anche se oggi è più conosciuto per i cavi Cardas.
    Chissà quante volte volte deve essersi intrecciato nella tomba! :D
     
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11 replies since 29/9/2014, 19:55   231 views
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