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L'anima dei cavi.

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  1. ianoin
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    Riporto dal Gazebo Audiofilo.

    Frederick ha scritto:

    Beh... Guarda...
    Io per quanto possa provare ad essere accomodante, non lo sono anzi ... Sono per certi aspetti un assoluto perfezionista al limite dell autismo!
    Però le poche volte che questa mia caratteristica riescie a sopraffarmi ,e quindi sbotto, verso qualcuno non è casuale.
    Io sono durissimo soprattutto con me stesso e quando faccio qualcosa , me la faccio pesare e mi confronto sempre con chi è più bravo piuttosto che consolarmi guardando a chi fa peggio .
    E sono molti e anche sul mercato.
    Ovviamente tutto questo porta a una conclusione : o la cosa viene Come piace a me , uguale o migliore del riferimeto ( in genere molto alto )o per me ciò che ho fatto vale zero anche se così magari non è dal punto di vista di altri.
    Ho un cassetto zeppo di cavi che sarebbero tutti vendibilissi ( solo per recuperare il costo del materiale)ad amici e parenti ma a me "fanno schifo "perché non sono come li vorrei è quindi restano nel cassetto.
    Non sono uno che perde facilmente la testa e specialmente non mi piace autocompiacermi e mi arrabbio moltissimo verso chi talvolta mi fa un complimento per un cavo o anche altra cosa... Se quel cavo o quella cosa io L'ho scartata.
    Il: ma dai ! ...va bene ! A me non va quasi mai bene.
    E sono molto critico anche per il mio impianto... Non gli do vita facile!

    Iano risponde:

    Ecco,proprio ciò che mi spettavo di sentirti dire.
    Appena un pò troppo cattivo con te stesso forse,ma meglio così che il contrario.
    L'amor proprio non è proprio un ostacolo per te.
    In un certo senso,non sò se sei d'accordo,è un pò come riuscire ad astrarsi da sè stessi,riuscendosi ad osservare conmaggiore obiettività.
    Puoi farlo con metodo,come mi pare faccia tu,ma col tempo prima o poi succede a tutti,solo che che se ne voglia prendere coscienza.
    Tu sei il tuo esperimento,e i cavi solo un espediente.
    Certo alla fine però rimane sempre aperta la questione se verrà mai il momento in cui tutto ciò possa avere una ricaduta soddisfacente sui cavi in quanto tali,in quanto componente di un impianto che serva a riprodurre in modo soddisfacente la musica,in base alle nostre aspettative.
    Cioè se arriverà il momento che i tuoi cavi riuscirai ad apprezzarli con una significativa continuità,meglio se in accordo con gli altri che li testano.
    Azzarderei che siamo in perfetta sintonia sul fronte della sensazioni,senza che occorra poi verificare necessariamente se maneggiamo la questione cavi in modo simile nei dettagli.
    Interessante quando scendi nello specifico,parlando di riferimento da superare,e di chi si accontenta di ciò,quando a torto o ragione ritiene di esserci riuscito,e chi invece non si ferma lì.
    Io vengo da una prova cavi a prima vista disastrosa,giudicata disastrosa al momento anche da me,ma i cui risultati sono invece positivi a cercare di digerirli meglio adesso.
    Non ho portato il mio cavo di riferimento,apprezzato da tutti in diverse occasioni,perchè è iniziato appena appena a scendere nella mia considerazione.
    Il cavo su cui avevo scommesso invece l'ho bocciato alla prova,in accordo con gli astanti.
    C'è però un vecchio cavo che,seppur con risultati alterni nella considerazione atrui,non l'ho mai bocciato del tutto.
    E' vero che non è mai stato in cima alle mie valutazioni,posizionandosi sempre nei secondi posti.
    Ma il fatto è che mentre lui continua ad accuppare costantemente la seconda posizione,i riferimenti primi cambiano e si alternano,passando dalle stelle alle stalle.
    Di fatto questa seconda scelta,senza che io l'abbia deciso del tutto coscientemente,è quella che ha stazionato per più tempo nel mio impianto,quasi come dire....dimenticato lì.Non sono stato io ad usarlo come riferimento...è stato lui che si è ritagliato da solo questo ruolo.Chi dice che i cavi non hanno un anima...
    E' che a volte gli oggetti si impossessano della nostra anima più segreta e riposta,e di quella sembrano vivere di riflesso.
    Ecco un esempio di cosa intendo per....astrarsi dai propri giudizi coscienti....per osservarsi da fuori.
    Aggiungici che quel cavo in nessuna prova nessuno lo ha mai disprezzato,che non fà mai male,anche se non è mai un parere da prendere come decisivo,come del resto non prendiamo come decisivi i nostri stessi pareri.
    Come ho già detto le cose sono molto più complicate,ma anche più interessanti di come sembrano al primo ascolto.
    Il segreto credo sia prendersi sul serio,ma senza sopravvalutarsi mai.
    C'è che ci nasce come te,chi ci diventa come me,e chi non ci arriva mai.
    E magari non ci arriva perchè decide di usare il suo tempo per altro,in modo forse anche più interessante,e sicuramente più produttivo di così.
    L'importante è vivere serenamente le proprie passioni,ed è già un buon risultato e una meta desiderabile.
     
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    Ma iniziare a parlare sul concreto di materiali e geometrie dei tuoi "prototipi", no?
    E raccontare a come sei arrivato, per esempio, ad un determinato risultato come quello ottenuto da "l'eterno piazzato nelle tue classifiche di ascolto".
     
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  3. ianoin
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    Ma nei limiti che posso ho detto.
    Riassumo.
    Uso materiali di fortuna,purchè ben si pieghino alle mie manipolazioni.
    La mia geometria,se intesa come intrecci è davvero povera.
    Se intesa in senso allargato come "struttura" del cavo,invece è ricca.
    Se restiamo nel campo dei semplici intrecci,che pure ho provato,posso solo dirne male.
    Ma dire bene o male vale solo se uno prova,e in tal senso ha valore ciò che dico.
    la mia geometria preferita,intesa in senso stretto è ben poca cosa.
    Conduttori pressochè paralleli e distanziati fra loro quanto basta.
    Si può fare meglio,sempre parlando di geometria in senso stretto?
    Secondo me sì,ma è impossibile da realizzare,e la geometria che uso è solo una povera approssimazione di ciò che secondo me sarebbe corretto.O meglio,di ciò che mi piacerebbe provare,se si potesse realizzare,per vedere l'effetto che fà.
    Qui e lì in forma sparsa queste cose le ho dette,e mi fà piacere ridirle.
    I cavi hanno i loro affascinanti misteri,ma a me non piace crearli ad arte,anche se mi rendo conto a volte di poter dare questa impressione. :D
    Poi non dico tutto,mi pare ovvio.
    In particolare come è nato il mio attuale cavo preferito ho provato a dirlo nelle battute che ho postato con Fred.
    Anche lui grande cavaro,e anche lui pervenuto col tempo a conclusioni ben confrontabili con le mie.
    Il fatto è che da qualunque convinzione parti,col tempo poi non si sà mai dove si và a parare,e bisogna sempre tenere la mente elastica per essere capaci di modificare le proprie convinzioni.
    I pregiudizi sono importanti,ma servono solo per essere superati.
    Però mi rendo conto che provare cavi commerciali,pure in quantità come fai tu,e sperimentare diversi cavi con diverse strutture,come faccio io e Fred,può portare a risultati non del tutto sovrapponibili.
    Tutti però sperimentiamo insieme la differenza sostanziale che fanno i cavi.
    Cosa farsene di queste differenze è il domandone.
    Io ho lasciato che fosse la mia esperienza sul campo a rispondere,e la ripsosta,sempre momentanea e precaria,come è giusto che sia,in relazione alla sempre limitata,in quanto sempre incrementabile esperienza, è che un cavo vale quanto vale il tempo che riesci a godertelo.
    Il mio attuale vale due anni,e ovviamente io gli auguro lunga vita.
    Però che non sia sempre così,piaccia o no,è quello cui sia io che Fred siamo pervenuti.
    A un certo punto ci si può anche fermare e decidere di mettere i cavi in produzione.
    C'è chi lo fà subito,chi lo fà un pò più in là,e chi non lo fà mai perchè vuole sapere come continua la storia.
    Molti produttori di successo di sicuro si sono posti un limite di tempo a priori e lo hanno rispettato.Alcuni si sono perfino vantati del poco tempo occorsogli.
    Punti di vista diversi e tutti rispettabili.
    Io ho detto il mio.
    Voglio dire infine che sia io che Fred abbiamo la consapevolezza di avere i cassetti pieni di cavi vendibilissimi,seppur scaduti nella nostra considerazione,e che perciò non venderemo mai.
    Di quei cavi gli audiofili a loro volta ne hanno i cassetti pieni.
    E se li vendessi mettendoci la scadenza? Ahahah
    No non và bene.
    Al massimo venderei quelli ancora non scaduti,ma comunque di lungo corso,sperando che non scadano mai nella mia come nell'altrui considerazione.
    Ma la garanzia su ciò non posso darla.
    Ma al minimo vendere prodotti a lunga conservazione....
    Insomma,fra il serio e il faceto queste sono le cose cui sono andato a parare,senza cercarle e senza aspettarmele.
    Rimane da capire con queste premesse chi mai comprerebbe un cavo mio.
    Però volendo anche loro hanno le loro resistenzine,induttanzine e capatitatine.
    In fondo non gli manca nulla,no? Ahahah
    Vabbè,assumerò qualcun altro per il marketing.......

    Edited by ianoin - 19/10/2015, 17:29
     
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2 replies since 17/10/2015, 16:16   51 views
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